Pilota depresso e motori spenti: tutti i dubbi sulla tragedia Air India

Pilota depresso e motori spenti: tutti i dubbi sulla tragedia Air India

Pilota depresso e motori spenti: tutti i dubbi sulla tragedia Air India

Il 12 giugno 2025, un Boeing 787 Dreamliner di Air India diretto a Londra è precipitato ad Ahmedabad pochi istanti dopo il decollo. Nell’incidente hanno perso la vita 260 persone, tra cui 241 passeggeri e 19 membri dell’equipaggio. Solo un passeggero è sopravvissuto.

Il comandante Sumeet Sabharwal e i suoi problemi di salute mentale

Secondo fonti riportate dal Telegraph, il comandante Sumeet Sabharwal, 56 anni, soffriva di depressione. Con oltre 15.000 ore di volo, il pilota si era preso un congedo per motivi di salute mentale negli ultimi anni. Aveva anche affrontato un lutto familiare nel 2022 e valutato il prepensionamento per prendersi cura del padre.

A riferirlo è Mohan Ranganathan, esperto indiano di sicurezza aerea: “Diversi colleghi mi hanno confermato che Sabharwal era in difficoltà psicologica. Aveva preso una pausa per malattia e solo nel 2024 era tornato in servizio dopo una nuova valutazione medica”.

Le ultime parole in cabina: “Perché hai spento i motori?”

La scatola nera ha registrato uno scambio drammatico tra il comandante e il copilota (con oltre 3.400 ore di volo): “Perché hai spento i motori?” “No, non l’ho fatto io.” Una frase agghiacciante che ha aperto nuove ipotesi nelle indagini.

Il giallo del motore: errore umano o atto deliberato?

Secondo un rapporto preliminare, l’interruttore di spegnimento del carburante è stato attivato solo 3 secondi dopo il decollo, causando una perdita di spinta che ha reso lo schianto inevitabile.

Gli investigatori stanno valutando tre ipotesi:

  1. Errore umano accidentale

  2. Attivazione deliberata

  3. Reset di emergenza mal gestito

Il sistema di emergenza RAT (turbina ad aria compressa) si è attivato, suggerendo un’improvvisa interruzione dei sistemi principali.

Primo incidente mortale per il Boeing 787 Dreamliner

L’incidente rappresenta il primo disastro mortale per un Boeing 787. L’aereo si è schiantato vicino a un ostello per studenti di medicina, evitando per pochi metri una strage ancora più grande.

Le indagini sul disastro di Air India si stanno concentrando sul ruolo del pilota e sull’attivazione anomala dei motori. Mentre le autorità valutano tutte le ipotesi, emerge con forza il tema della salute mentale nei professionisti del volo. Una tragedia che potrebbe aprire una riflessione globale sulla sicurezza aerea e la valutazione psicologica dei piloti.

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