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Rapporto Censis, 36,4% italiani teme maggiore precarietà

Rapporto Censis, 36,4% italiani teme maggiore precarietà

Rapporto Censis, 36,4% italiani teme maggiore precarietà

L`emergenza sanitaria ha avviato un nuovo ciclo dell`occupazione. Il 36,4% degli italiani ritiene che la crisi si sia tradotta in una maggiore precarietà (tra le donne la percentuale sale al 42,3%). Lo segnala oggi il 55mo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese.

Il secondo effetto è l`esperienza del lavoro da casa e la possibilità di conciliare le esigenze personali con quelle professionali: lo pensa il 30,2% degli italiani (e il 32,4% delle donne). Cresce l`aspettativa nel futuro, soprattutto per il 27,8% della popolazione che considera le risorse europee e il Pnrr elementi in grado di garantire occupazione e sicurezza economica per i lavoratori e le famiglie.

Bassi tassi di occupazione, alti tassi di disoccupazione (soprattutto dei giovani) e ampie sacche di inattività (soprattutto femminile): sono le caratteristiche di un mercato del lavoro sempre più sclerotizzato. Per il 30,2% degli italiani al primo posto tra i fattori che frenano l`inserimento professionale ci sono le retribuzioni disincentivanti che i datori di lavoro (Stato compreso) offrono in cambio della prestazione lavorativa anche nei confronti di chi dispone di competenze e capacità adeguate. Al secondo posto, per il 29,9% c`è la persistenza di condizioni inadeguate per avviare un`attività in proprio, a partire dal peso dei troppi adempimenti burocratici, fino al carico fiscale che grava sull`attività d`impresa. (askanews)

redazione

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