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Rete idrica di Palermo, al via tre progetti per migliorare la distribuzione

Rete idrica di Palermo, al via tre progetti per migliorare la distribuzione

Rete idrica di Palermo, al via tre progetti per migliorare la distribuzione

PALERMO - Poco più di nove milioni di euro per tre progetti volti a migliorare la qualità della distribuzione idrica in città e in provincia, con interventi destinati alla totalità della rete e uno legato al contrasto delle perdite in zona Politeama, in cui il fenomeno è particolarmente grave. Si tratta dei tre bandi, pubblicati nei giorni scorsi sul sito di Amap e in scadenza questo mese, che fanno parte del complessivo progetto da 81 milioni di euro (di cui 52 a carico del programma comunitario ReactEu) per la riduzione delle perdite il potenziamento dei sistemi di controllo qualità. Per tutti i bandi, i lavori si svolgeranno nei 12 mesi successivi all’aggiudicazione dell’appalto.

I progetti sono stati redatti interamente dagli uffici dell’azienda di via Volturno, supportati da una raccolta di dati durata circa due anni e preceduti da alcuni interventi sperimentali sull’uso delle nuove tecnologie della “Internet delle cose”; sistemi di monitoraggio e controllo che costituiranno ora il cuore di un nuovo sistema legato alla qualità e alla quantità di acqua distribuita in rete.

Due dei bandi pubblicati riguardano infatti l’installazione di sistemi di rilevamento a distanza e monitoraggio h24 della rete idrica prima che l’acqua venga distribuita agli utenti e dopo l’immissione nelle reti di distribuzione. Innanzitutto, 52 impianti dell’azienda, fra pozzi, serbatoi e sorgenti, saranno dotati di rilevatori elettromagnetici e ad ultrasuoni che in tempo reale registreranno una serie di parametri relativi a tutti i processi di gestione dell’acqua. A essere monitorati saranno in particolare la portata, la pressione dell’acqua, la torbidità, il cloro residuo ed altri parametri. Una volta che l’acqua sarà immessa in rete, una ulteriore rete di 120 stazioni di controllo e dosaggio dei componenti chimici monitorerà costantemente la qualità e, in caso di necessità e in modo del tutto automatico procederà ad integrare gli agenti necessari al mantenimento dei parametri di salubrità e potabilità. Anche in questo caso, i processi saranno gestiti autonomamente tramite sensori di rilievo delle caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua o a distanza tramite una centrale unica. L’intero sistema sarà dotato di un servizio di allerta, che nel caso di gravi anomalie provvederà ad attivare interventi di controllo da parte del personale Amap.

Il terzo e più consistente bando, che fa sempre parte del progetto complessivo finanziato dal programma ReactEu e prevede un costo di circa 4,7 milioni di euro, riguarda infine il contrasto delle perdite idriche, in particolare nella sottorete Politeama della città di Palermo che serve circa quarantamila utenti diretti e indiretti, distribuiti su poco più di quattromila utenze. L’area è stata individuata perché risulta essere quella della città nella quale si registra il maggior numero di guasti e perdite nella parte terminale degli impianti, quella che dalla condotta principale porta l’acqua all’utente finale, sia esso condominiale o privato. Un monitoraggio condotto fra il 2019 e il 2020, ha registrato in questa zona il maggior numero di problemi di questo tipo (circa trecento), motivo per cui già a partire dallo scorso anno sono stati installati dei rilevatori di suoni che sono in grado di individuare “rumori anomali” che si determinano nel caso di perdite. Grazie a questi rilevatori, il personale Amap è in grado di intervenire tempestivamente e conoscendo in anticipo l’area in cui una perdita si sta verificando.

In considerazione della conformazione dei quartieri che saranno interessati dai lavori (fra Borgo Vecchio, Politeama, Libertà e, in minima parte, Zisa e Palazzo Reale) e per ridurre al minimo i disagi che i lavori potranno causare alla circolazione stradale, il personale di Amap ha predisposto delle schede tecniche di cantiere che daranno al futuro appaltatore delle precise indicazioni su come svolgere i lavori in modo da occupare al minimo la sede stradale, pur mantenendo le ovvie condizioni di sicurezza.

“A conferma di quanto avevamo detto nei mesi scorsi – ha commentato l’amministratore unico di Amap, Alessandro Di Martino - l’azienda si è attrezzata per poter rispondere alle sfide che la progettazione comunitaria ci sta ponendo insieme a tante opportunità di finanziamento di importanti progetti. Tutti i finanziamenti comunitari richiedono infatti tempi di aggiudicazione ed esecuzione dei lavori particolarmente brevi, elemento per cui è indispensabile l’efficienza della nostra struttura amministrativa che non può essere da meno rispetto a quella tecnica e di progettazione”.

“Possiamo dire senza dubbio – ha concluso - che Amap si sta attrezzando per affrontare al meglio le sfide che il cambiamento climatico ci sta già ponendo e sempre più ci porrà in futuro, imponendo ancor più di prima una gestione oculata ed efficiente della risorsa idrica”.

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