Federico Basile chiama a raccolta tutte le istituzioni, le forze produttive e sociali
"Voglio realizzare una piattaforma per lo sviluppo della città"
“La vera sfida è capire cosa dobbiamo fare della nostra città nel segno del rilancio economico e dei vari comparti produttivi. Abbiamo tante risorse e altre le avremo - ha detto Basile -. Ascoltiamo forze produttive e sindacali, sociali e istituzionali per dare respiro in una visione ampia, senza guardare agli interessi di singoli ma in una prospettiva d’insieme. Penso a quello che è stato fatto in termini progettuali con la Città del Ragazzo. Quando pedonalizzeremo una parte della città e quando fra un paio di mesi avremo 25 bus elettrici, bisognerà guardare a una visione strategica complessiva. Vogliamo creare condizioni d’investimento per un salto di qualità. Bisogna rimettere in piedi un sistema legato al settore turistico e culturale in grado di creare un indotto continuo, con attrazione quindi di investimenti e di investitori. In questi anni malgrado la pandemia abbiamo lanciato il brand Messina città della musica per i grandi eventi, con finanziamenti per oltre 6 milioni di euro. Messina è una città croceristica ma non solo, deve creare altre circuitazioni”.
Opere e piani d’investimento, nel segno della riqualificazione urbana e del lavoro ai giovani con smart city, transizione digitale, decentramento e turismo, cultura, sport e soprattutto la persona al centro del welfare. Sono i capisaldi del programma dell’Amministrazione Basile che adesso possono essere declinati e arricchiti dal contributo anche delle parti sociali.
“Abbiamo evitato temi come Ponte sullo Stretto e Zona falcata, totalmente inquinata. Il presidente della Regione mi dia i soldi per la bonifica e poi parliamo dell’acquario. Partiamo da temi concreti a medio e a lungo termine”.
L’apertura al dialogo è stata apprezzata dai sindacati che intervenendo hanno già fatto le loro proposte. Il segretario provinciale della Cisl, Antonio Alibrandi ha evidenziato tra l’altro l’importanza del recupero delle aree artigianali dismesse. Ivan Tripodi, segretario generale della Uil, vuole che si affronti il problema della zona industriale di Milazzo, sul piano della salute e dell’occupazione, e poi la mobilità dello Stretto, il porto di Tremestieri, il waterfront. Per Marcella Magistro della segretaria Cgil, bisogna dare opportunità ai giovani, recuperare aree di degrado come il villaggio dei pescatori e l’area del Ringo, sollecita la valorizzazione delle coste e la mappatura delle disabilità.
Lina Bruno
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