L'11 novembre si celebra San Martino, una festa molto nota in diversi Paesi cristiani e particolarmente sentita in Italia.
Martino di Tours - vero nome del santo del giorno - viene considerato patrono di: Francia, Sinalunga, Ungheria, Guardia svizzera pontificia, Biassono, Monte San Martino, Vezza d'Alba, La Morra, Lastra a Signa, Buenos Aires. Inoltre, è protettore di: albergatori, cavalieri, fabbricanti di maioliche, fanteria, forestieri, mendicanti, militari, oche, osti, sarti, sinistrati, vendemmiatori, viticoltori, operatori di volontariato.
San Martino, tra storia e leggenda: chi era Martino di Tours
Martino di Tours nacque a a Sabaria Sicca (odierna Szombathely, in Ungheria) nel 316 circa. Al tempo, il suo territorio di appartenenza si trovava alle frontiere con la Pannonia e faceva parte dell'Impero Romano. Secondo la leggenda, il futuro San Martino portava questo nome in onore di Marte, il dio della guerra romano.
Dopo l'infanzia, trascorsa a Pavia, dovette arruolarsi nell'esercito romano (per obbligo, poiché lo imponeva un editto imperiale del 331). Entrò a far parte della Scholae imperiali e si recò ad Amiens, in Gallia, per combattere.
La leggenda-storia del taglio del mantello sarebbe l'episodio all'origine della sua conversione al cristianesimo. Pare che il futuro San Martino abbia incontrato un mendicante seminudo in strada - in pieno inverno, nel 335 - e che abbia tagliato il suo mantello a metà per condividerlo con il povero. Un gesto di solidarietà importante. Dopo quest'episodio, un sogno cambiò la vita di Martino di Tours. Il giovane vide in sogno Gesù e, secondo la leggenda, il figlio di Dio gli disse in sogno: "Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato. Egli mi ha vestito".
La Pasqua successiva al sogno, Martino scelse di battezzarsi e diventare cristiano. A 40 anni circa, scelse di abbandonare l'esercito e a dedicare la sua vita alla religione. Condannò l'eresia ariana con forza e, giunto sull'Isola Gallinara, trascorse alcuni anni della sua vita in eremitaggio. Un tempo venne miracolato: dopo esserci cibato - senza saperlo - di un'erba velenosa, pregò e riuscì a sfuggire alla morte.
Nel 371 divenne vescovo di Tours, ma continuò a vivere una vita semplice e da povero. Dedicò particolare attenzione all'evangelizzazione delle campagne. Morì l'8 novembre 387 a Candes-Saint-Martin. Il culto di San Martino iniziò praticamente subito, a causa dei numerosi miracoli attribuiti al santo. Tra questi, anche 3 casi di resurrezione.
I piatti tipici
San Martino è una festa anche per golosi. Tra le ricette e i piatti tipici della festa dell'11 novembre ci sono:
- Caldarroste, castagne arrostite sul fuoco;
- Salumi e maiale arrosto (per i non vegetariani, naturalmente);
- Biscotto di San Martino: dolce rustico, tipicamente siciliano, con semi di finocchio o anice. Un altro dolce, ma calabrese, è il San Martine. In genere si prepara con fichi secchi o mandorle, noci, nocciole, mandorle e vino cotto.
- Zaeti: altro dolce gustoso per la festa dell'11 novembre, tipico delle zone di Udine, Pordenone e Belluno. Gli ingredienti sono: farina 0, zucchero, uova, burro, uvetta, lievito e sale.
- Pizza di San Martino: quest'anno l'11 novembre capita di venerdì. Quale migliore occasione per preparare una buona pizza per festeggiare? In realtà, questo piatto tipico non è una vera e propria pizza ma una semplice (e gustosa) torta salata con farina per dolci, formaggio, latte, burro, sale, noce moscata, lievito e un pizzico di pepe nero.
Poesia e altre curiosità
La poesia di San Martino di Giosuè Carducci
La nebbia agl’irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo dal ribollir de’ tiniva l’aspro odor de i vini l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesilo spiedo scoppiettando:sta il cacciator fischiando sull’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi stormi d’uccelli neri, com’esuli pensieri, nel vespero migrar.
Curiosità
San Martino divenne cristiano dopo un sogno.
La festa dell'11 novembre è molto sentita tra i contadini, anche perché in questi giorni si inizia ad assaggiare anche il vino novello.
Vino e castagne sono il pasto migliore per festeggiare San Martino, soprattutto in Sicilia.
Tra gli altri Paesi che festeggiano San Martino, assieme all'Italia, ci sono: Svezia, Danimarca, Germania, Francia, Spagna e Svezia.
L'estate di San Martino
Ultima curiosità su San Martino: si dice che nei giorni della festa, si verifichi spesso un periodo di "caldo anomalo" [1]. In molti l'hanno denominata "estate di San Martino" e in genere dura pochi giorni. Quest'anno non ha fatto mancare la sua presenza, anche se si può dire che l'estate non sia mai del tutto finita in alcune aree d'Italia (come la Sicilia).
Fonte immagine: Flickr
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