Prima la rettifica, poi la sospensione, infine l'annullamento. È il percorso che ha contrassegnato la maxi-gara d'appalto indetta dalla Regione Siciliana per il rinnovo degli elicotteri del 118. Il servizio, che garantisce i trasferimenti di emergenza negli ospedali dotati di apposite piste, in Sicilia è ancora più essenziale che altrove se si considerano le condizioni in cui versa la rete stradale. Il colpo di spugna all'intero iter della gara iniziato oltre un anno fa è stato dato con un decreto firmato a metà luglio da Giovanni Di Leo, dirigente della Centrale unica di committenza (Cuc) della Regione. A sua volta Di Leo ha ratificato una decisione presa da Salvatore Iacolino, il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, nel cui passato c'è anche la politica, prima con l'esperienza a cavallo degli anni Duemila da assessore ad Agrigento e poi, un decennio dopo da eurodeputato con il Pdl.
Quella per l'elisoccorso rappresenta uno dei tanti casi di gare d'appalto gestite negli ultimi anni dalla Regione che si sono andate a scontrare contro intoppi e rallentamenti, e su cui spesso è stata chiamata a esprimersi la giustizia amministrativa.
Nove anni di servizio su sei basi operative
L'appalto, indetto un anno fa, prevedeva un quadro economico da 350 milioni per una gara ripartita in due lotti, ognuno dei quali con un valore intorno ai 135 milioni. Somme da investire per individuare le nuove aziende – ma sulla carta lo stesso operatore economico poteva aggiudicarsi entrambi i lotti – fornitrici dei mezzi aerei gestiti dalle centrali operative Sues 118, il servizio urgenza emergenza sanitaria da non confondersi con la Seus, la società consortile che si occupa del trasporto tramite ambulanza. L'attivazione del servizio spetta alle quattro centrali operative presenti nell'isola: Palermo, che si occupa anche di Trapani e delle isole di Lampedusa e Pantelleria; Catania, che ha competenza anche su Siracusa e Ragusa; Messina e infine quella di Caltanissetta, che copre anche i territori di Enna e Agrigento.
Sono invece sei le basi operative interessate dal servizio: aeroporto di Boccadifalco, Lampedusa, Pantelleria, l'ospedale Cannizzaro di Catania, l'elipista del Papardo a Messina e quella presente all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta.
Il bando di gara prevedeva, oltre alla messa a disposizione dei piloti e della manutenzione, la fornitura di nuovi mezzi, con la possibilità di utilizzare elicotteri con un massimo dieci anni di vita per i primi 24 mesi.
I ricorsi ai tribunali e il passo indietro dell'assessorato
I primi scricchioli registrati dal bando di gara sono arrivati lo scorso autunno, pochi mesi dopo la pubblicazione degli atti. Prima sotto forma di richieste di chiarimento rivolte alla stazione appaltante, poi con i primi ricorsi presentati al Tar di Palermo. Istanze che per quanto respinte in via cautelare, avevano portato, a novembre, la Centrale unica di committenza a “ritenere necessaria una rivisitazione” degli atti di gara e, per questo, a sospendere la procedura. Da allora, non è successo sostanzialmente nulla, fino a luglio scorso, quando la Cuc ha preso atto del decreto con cui il dirigente Iacolino ha disposto l'annullamento della procedura.
“All'origine di questa scelta – spiega il responsabile unico del procedimento Mario Lanza, raggiunto telefonicamente dal Qds – c'è stata la constatazione di come gli importi a base d'asta per entrambi i lotti fossero eccessivamente bassi. Un fattore questo che, come segnalato da alcune aziende, non rendeva l'appalto economicamente conveniente”. A rivolgersi al tribunale amministrativo regionale è stata la società Babcock, attuale gestore del servizio affidato un decennio fa dalla Regione Siciliana. “Sia il Tar che il Cga hanno rigettato le istanze cautelari – continua il rup – ma dal canto nostro avevamo già deciso di ritoccare gli importi a base d'asta perché ci siamo accorti che per alcuni aspetti erano eccessivamente bassi”.
Avanti con la proroga già scaduta
Considerata l'imprescindibile necessità di garantire il servizio, in attesa del nuovo bando e a seguire delle tempistiche che saranno necessarie per espletare la gara d'appalto, l'elisoccorso continuerà a essere in mano a Babcock. Di fatto si tratterà della prosecuzione di una proroga straordinaria già in atto da un anno. Il precedente appalto, infatti, prevedeva una durata di otto anni in scadenza nel 2021, con la possibilità di concessione di altri dodici mesi. Proroga che è scaduta il 30 giugno 2022.
Tra i pretendenti alla nuova gara ci sarà – come dimostrato dall'interesse manifestato in occasione dei ricorsi al Tar e al Cga – senz'altro Babcock. Il colosso internazionale con molta probabilità si presenterà come Avincis, nuova denominazione seguita alla recente acquisizione da parte del fondo di investimento Ancala Partners.
Il QdS ha contattato l'assessorato della Regione per sapere quali iniziative saranno prese per garantire un rinnovo del servizio in tempi congrui e, al contempo, quale è il giudizio sull'operato della Cuc a fronte delle numerose gare sospese o annullate nel settore sanitario. Tuttavia, dagli uffici retti da Giovanna Volo emerge la volontà di non rilasciare alcuna dichiarazione.
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