In tutta la Sicilia, la Settimana Santa rappresenta un momento di profonda spiritualità e coinvolgente partecipazione popolare. Ogni città e borgo vive questi giorni con riti e celebrazioni che riflettono l’identità e la storia locale, trasformando l’Isola in un grande luogo di preghiera, pellegrinaggio e tradizione.
I riti pasquali di Caltagirone
Tra le celebrazioni più suggestive della provincia di Catania spiccano quelle di Caltagirone, la città della Ceramica. Il Venerdì Santo è il momento più toccante della settimana, con la solenne processione del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, accompagnata dal corteo storico del Senato civico. L’evento, in programma nel tardo pomeriggio, attraverserà le vie principali del centro storico, creando un’atmosfera di intensa devozione.
Il 20 aprile, Domenica di Pasqua, alle ore 16, si terrà la tradizionale e spettacolare rappresentazione de “La Giunta”: l’incontro simbolico tra il Cristo Risorto e la Madonna, mediato dall’imponente statua di San Pietro in cartapesta. Una scena carica di emozione e significato, in cui la Vergine, tolto il manto nero del lutto, si veste di bianco e azzurro per salutare il Figlio risorto tra gli applausi e i cori della folla.
“A Visària” ritorna a San Mauro Castelverde
Dopo dodici anni di pausa, il borgo di San Mauro Castelverde, nel Palermitano, si prepara a rivivere la Sacra Rappresentazione della Passione e Morte di Cristo, nota come “A Visària”. Sabato 19 aprile, dalle ore 9:30, oltre 100 figuranti in costumi d’epoca animeranno le strade del centro storico, interpretando le scene più toccanti della Via Crucis, fino alla Crocifissione presso i ruderi del Castello, a Piano San Giorgio.
L’evento, organizzato dall’associazione “L’Eremo”, è reso possibile grazie alla collaborazione tra Comune, Parrocchia, Città Metropolitana di Palermo e Ministero della Cultura. Un'occasione di riflessione, ma anche di forte coesione sociale e valorizzazione delle radici culturali locali.
Enna: il cuore della tradizione confraternale
La Settimana Santa a Enna è una delle più antiche e partecipate della Sicilia, con origini che risalgono al Cinquecento e influenze spagnole ben evidenti nei riti. Il momento culminante è la processione del Venerdì Santo, quando circa 2.500 confrati incappucciati, appartenenti a 16 confraternite, accompagnano i simulacri del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, lungo le strade cittadine, al suono struggente delle marce funebri.
Un rituale imponente e coinvolgente, che trasforma la città in un autentico scenario di fede e memoria collettiva, attirando ogni anno migliaia di visitatori.
Ad Assoro, tra fede e antichi gesti
Anche il borgo ennese di Assoro vive con grande intensità il periodo pasquale. Oggi, Giovedì Santo, la comunità partecipa alla Lavanda dei Piedi nella Chiesa di San Leone e alla Visita ai Sepolcri, distribuiti nelle principali chiese del paese. Gesti carichi di simbolismo che preparano il cuore alla Passione di Cristo.
Il Venerdì Santo, il momento più toccante: la processione dell’antica Croce in legno per le vie del paese, accompagnata dai “Nudi”, fedeli scalzi che percorrono il cammino in segno di penitenza.
Sabato 19 aprile si celebra la Veglia Pasquale, preludio alla Domenica di Pasqua, giorno della Resurrezione e della gioia ritrovata. Le celebrazioni si concludono con la solenne messa e il suono festoso delle campane, simbolo della vittoria della vita sulla morte.
Lascia una risposta