In apertura della stagione irrigua 2025, l’assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Barbagallo ha presentato a Catania lo stato degli interventi per migliorare la distribuzione dell’acqua nelle campagne della Sicilia orientale.
«La distribuzione migliora», ha affermato Barbagallo, sottolineando però la persistenza di criticità strutturali, soprattutto nelle traverse gestite dai Consorzi di bonifica. Emblematico il caso di Ponte Barca, dove per contenere le perdite si ricorre ancora a sacchi di sabbia.
Riforma dei Consorzi di bonifica: attesa in Aula
Durante l’incontro è stato annunciato l’arrivo all’Assemblea Regionale Siciliana della legge di riforma dei Consorzi di bonifica, già presentata due anni fa dall’ex assessore Luca Sammartino. Barbagallo ha definito la riforma «necessaria per regolare la gestione dell’irrigazione collettiva», pur specificando che la decisione finale spetterà al Parlamento siciliano.
I numeri dell’acqua: disponibilità in aumento
L’assessore ha fornito dati positivi sulla disponibilità idrica:
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30 milioni di metri cubi dall’invaso Pozzillo
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18 milioni da Ogliastro
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12,5 milioni dal Lago di Lentini
L’acqua è già in distribuzione tramite i canali di Ponte Barca, anche se le infrastrutture continuano a mostrare limiti evidenti.
Fondi disponibili: tra FSC, PSR e PNRR
Per affrontare le carenze e ammodernare le reti, la Regione Sicilia può contare su un budget consistente:
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210 milioni di euro dal Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC)
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30 milioni dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR)
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Risorse aggiuntive da PNRR, Protezione Civile e Piano Idrico Nazionale
Secondo Barbagallo, «gli investimenti sono tanti, ma ci vuole tempo». Le perdite di rete, comunque, restano un problema da risolvere con urgenza.
Le preoccupazioni degli agricoltori: parla Cia Sicilia Orientale
All’incontro hanno partecipato le principali sigle agricole. Cia Sicilia Orientale, pur riconoscendo l’impegno dell’amministrazione, ha espresso preoccupazioni per l’insufficienza delle risorse in alcune aree.
In particolare:
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Il Pozzillo è operativo ma ridotto a una capacità di 35 milioni di metri cubi
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Il Biviere di Lentini, pur pieno (100 milioni di mc), è scarsamente utilizzato per via di una rete obsoleta e dei costi elevati di sollevamento
Una strategia a lungo termine è urgente
Il presidente facente funzioni Giosuè Catania ha ribadito la necessità di una visione strategica di lungo periodo, basata su una gestione integrata di invasi e reti di distribuzione.
Secondo Cia Sicilia Orientale, l’invaso di Pietrarossa potrebbe avere un ruolo centrale nel riequilibrio idrico regionale. Le priorità indicate sono:
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Collaudo e messa in sicurezza degli invasi
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Rifacimento delle reti di distribuzione
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Sistemazione delle traverse
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Manutenzione continua degli affluenti
(ITALPRESS)
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