L’Alta rappresentante per gli Affari esteri dell’UE, Kaja Kallas, ha accolto con favore l’annuncio del presidente USA Donald Trump sull'invio di nuove armi all’Ucraina, ma ha lanciato anche un chiaro monito: “Non può essere solo l’Europa a pagare”. Durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Affari esteri dell’Unione Europea a Bruxelles, Kallas ha commentato: “Se paghiamo per queste armi, è il nostro sostegno. È un sostegno europeo. Se prometti di fornire le armi, ma dici che qualcun altro le pagherà, non sono realmente fornite da te”.
Pressione congiunta su Mosca: l’UE chiede un impegno equo
Kallas ha sottolineato che solo una collaborazione reale tra Stati Uniti e Unione Europea potrà esercitare una pressione decisiva su Vladimir Putin: “Se Stati Uniti e UE lavorano insieme, possono spingere Mosca a trattare seriamente. Ma serve condivisione dell'onere economico e militare, non solo retorica”.
Trump promette armi, ma pagano gli alleati
Trump ha annunciato l’invio immediato di batterie complete di missili Patriot all’Ucraina, affermando però che saranno interamente finanziate dagli alleati europei. Una posizione che ha suscitato critiche e richieste di chiarimento da parte dei vertici UE.
La tensione diplomatica tra Washington e Bruxelles si fa sentire anche sul fronte del sostegno militare all’Ucraina. L’Europa apprezza l’impegno americano, ma chiede coerenza e responsabilità diretta. Le prossime settimane saranno decisive per valutare la tenuta dell’unità transatlantica sul fronte ucraino.
(ITALPRESS)
1 Commenti
Non ti hanno rivelato proprio nulla e non voto ..
Pochissimo tempo..