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Usa, ok della Camera all'impeachment per Trump

Usa, ok della Camera all'impeachment per Trump

Usa, ok della Camera all’impeachment per Trump

Con una procedura lampo di un solo giorno, la Camera Usa ha approvato la mozione di impeachment contro Donald Trump per incitamento all'insurrezione, per aver incoraggiato i suoi fan ad assaltare il Congresso e impedire la certificazione della vittoria di Joe Biden. A favore della risoluzione di impeachment contro Trump hanno votato dieci deputati repubblicani su 211. Nella prima messa in stato d'accusa per l'Ucrainagate nessuno esponente aveva rotto le righe. Per i dem 222 si. Per i repubblicani 197 no. Cinque parlamentari si sono astenuti. Nancy Pelosi, pericolo per la democrazia Trump "deve andarsene, è un chiaro e immediato pericolo" per la democrazia, ha detto la speaker della Camera, Nancy Pelosi, aprendo il dibattito. Il piglio era il medesimo di quando aveva stracciato il discorso di Trump, in sua presenza. "Noi sappiamo che il presidente degli Stati Uniti ha incitato questa insurrezione, armato la ribellione, contro il nostro Paese" ha affermato Pelosi, per questo Trump "deve andarsene". La speaker della Camera ha chiesto ai repubblicani di "guardare nelle loro anime" al momento del voto. I rivoltosi che hanno attaccato il Congresso non sono "patrioti ma terroristi" ha sottolineato. Trump condanna le violenze "Io condanno in modo inequivocabile la violenza a cui abbiamo assistito la settimana scorsa". Lo ha ribadito in un video, dopo una breve nota, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Un filmato postato sull'account twitter della Casa Bianca di cinque minuti e 13 secondi in cui parla degli "eventi preoccupanti della scorsa settimana", ma non fa alcun riferimento all'impeachment, dopo che la Camera dei rappresentanti ha votato per avviare per la seconda volta la procedura contro di lui. "Che tu sia di destra o di sinistra, che tu sia democratico o repubblicano, non c'è mai essere giustificazione alla violenza, nessuna scusa, nessuna eccezione. Nessun mio vero sostenitore potrebbe mai minacciare o attaccare i suoi compatrioti americani. Se fate qualcuna di queste cose, non sostenete il nostro movimento, lo state attaccando. E state attaccando il nostro Paese, non possiamo tollerarlo". Ai social, superare il rancore Trump ha concluso con un riferimento all'"assalto senza precedenti alla libertà di parola", ossia il blocco dei social dopo l'attacco al Campidoglio da lui istigato. "Gli sforzi di censurare, cancellare e mettere in lista nera i nostri cittadini sono sbagliati e pericolosi - ha denunciato - Tutti noi possiamo scegliere, con le nostre azioni, di superare il rancore".

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