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Zona rossa, green pass, mascherine per Natale, i comuni a rischio in Sicilia

Zona rossa, green pass, mascherine per Natale, i comuni a rischio in Sicilia

Zona rossa, green pass, mascherine per Natale, i comuni a rischio in Sicilia

Zone rosse (se necessarie), mascherina, green pass, proroga dello Stato di emergenza. Sono queste le misure che ci aspettano in Sicilia (e ovviamente nel resto d'Italia) per Natale. Non come lo scorso anno, certo, ma qualche restrizione ci sarà.

Il Governo, è chiaro, non intende indietreggiare sulle misure contro il Covid fin qui vagliate. Primo tra tutti il Green pass obbligatorio fino all'estate con una proroga della sua validità fino ai 12 mesi. Poi, in concomitanza con l'operato del generale Figliuolo, le terze dosi del vaccino. Queste ultime verranno piano piano somministrate a tutti, non solo ai pazienti fragili. Sul tavolo lo stato di emergenza fino al 31 marzo.

Della proroga dello stato di emergenza il governo "non ha ancora parlato" e le decisioni verranno prese "sulla base delle evidenze del momento". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini in un'intervista al Tg3 sottolineando ini ogni caso che una proroga "è probabile, considerata la recrudescenza del virus e il fatto che ci troveremo in pieno inverno".

LE ZONE ROSSE

Rimarrà valido anche il sistema dei colori che consente di mantenere aperte le attività imponendo misure drastiche solo in quelle aree dove la situazione peggiora, anche potendo ricorrere alle "zone rosse" in caso di eventuali cluster.

E questo potrebbe anche interessare la Sicilia, visto che anche qui ci sono zone a rischio. O meglio: ci sono zone più a rischio di altre.

LE PROVINCIE PIU’ A RISCHIO

La settimana scorsa il rischio più elevato era Catania (79,9 nuovi casi), Siracusa (76,59) e Messina (75,83). Analizzando l’incidenza per età emerge un dato più alto nella fascia di età scolare (6/10 anni) e in quella più anziana, pertanto il Dasoe ribadisce l’importanza di mantenere alta l’immunizzazione nei soggetti più a rischio.

COMUNI A RISCHIO LOCKDOWN

In Sicilia ci sono dei comuni dove il dato dell’incidenza è molto più alto, superando anche quota 250 positivi su centomila abitanti. Il che, nell’era pre vaccini o comunque quando la tanto bistrattata vaccinazione non era ancora con queste percentuali, voleva dire addirittura zona rossa e tutti a casa.

Ora le cose sono cambiate, e il numero dei vaccinati pesa sulla decisione di misure restrittive o no, ma a Mistretta, Limina, Itala, Condrò, Savoca, Reitano e Rodì Milici (Messina), Milo, Belpasso e Castel di Iudica (Catania), Lercara Friddi e Giuliana (Palermo), Cattolica Eraclea (Agrigento), Sutera nel Nisseno e Sortino nel Siracusano, il rischio chiusure c’è.

Cosa può succedere

Oggi tutta l'Italia è in zona bianca. Ma se la situazione peggiorasse nei prossimi giorni le tredici zone che hanno sforato i 50 contagi ogni 100mila abitanti potrebbero passare in zona gialla. Con le restrizioni conseguenti che abbiamo già tutti sperimentato nei mesi passati. Tutto dipenderà dal monitoraggio dell'Iss di venerdì.

Gli altri due parametri

Per far cambiare il colore di una regione o di una zona non è sufficiente, per fortuna, il superamento di una sola soglia. I limiti da superare sono tre: quello dei 50 nuovi positivi ogni 100mila abitanti, quello del 10% dei posti letto occupati in Terapia intensiva e quello del 15 per cento di quelli occupati in area medica. E per quanto riguarda questi ultimi due parametri, le regioni che devono preoccuparsi maggiormente sono Calabria, Friuli Venezia Giulia e Marche.

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