Buone notizie per chi deve fare lavori in casa: anche nel 2024 sarà attivo il bonus ristrutturazione, prorogato assieme ad altri bonus edilizi.
Ecco come funziona, in cosa consiste e come ottenerlo.
Bonus ristrutturazione 2024, cos’è e come funziona
Il bonus ristrutturazione consiste in un’agevolazione fiscale “sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio” ed è disciplinata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi – TUIR).
Consiste in una detrazione dall’IRPEF, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo non superiore a 48.000 euro per ciascuna abitazione. Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, però, la detrazione sale al 50% fino a un massimo di 96mila euro per unità immobiliare.
Tale bonus ristrutturazione vale anche per chi acquista immobili a uso abitativo che fanno parte di edifici interamente ristrutturati. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate si spiega anche che spetta “nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile”.
Come ottenere la detrazione
Il bonus ristrutturazione, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, si può ottenere:
- Tramite detrazione dall’IRPEF in fase di dichiarazione dei redditi;
- Sconto in fattura;
- Cessione del credito d’imposta.
Dal 17 febbraio 2023 (DL 11/2023) non è più possibile recuperare le spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio tramite sconto in fattura o cessione del credito d’imposta tranne per le spese agevolabili con il cosiddetto “Superbonus” in alcuni casi.
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