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Bonus trasporti 2023, ci siamo quasi

Bonus trasporti 2023, ci siamo quasi

Bonus trasporti 2023, ci siamo quasi

ROMA - Con il decreto interministeriale Economia – Lavoro – Trasporti n.4 del 28 marzo, il Governo ha sancito la proroga del Bonus trasporti anche per l’anno 2023. L’agevolazione, tuttavia, non è ancora operativa e non è quindi possibile presentare le istanze di partecipazione tramite l’apposita piattaforma multimediale. Per la piena operabilità del beneficio bisognerà attendere la registrazione del provvedimento alla Corte dei conti, che avrà a disposizione trenta giorni di tempo per l’esame del testo. Logico ipotizzare, perciò, che si dovrà attendere almeno un altro mese. Al momento, quindi, non vi è una data precisa per iniziare ad inviare le domande di partecipazione, ma è noto il termine ultimo fissato per il 31 dicembre 2023. Tali domande dovranno essere presentate esclusivamente online accedendo, tramite Spid o Cie, alla piattaforma predisposta sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti raggiungibile al link www.bonustrasporti.lavoro.gov. La procedura, presumibilmente, sarà la stessa prevista lo scorso anno.

Gli utenti interessati, dopo l’accesso al portale dedicato, dovevano fornire i dati di Isee e codice fiscale, scegliendo poi l’azienda di trasporti tra le mille aderenti all’iniziativa. Una volta ultimata la procedura il sistema generava un codice identificativo che dava diritto alle detrazioni al momento dell’acquisto degli abbonamenti. Nel caso in cui il beneficiario sia minorenne la domanda va presentata dal maggiorenne che lo ha incarico fiscalmente, ma il reddito cui fare riferimento è quello del minorenne.L’importo massimo del bonus è, in linea con quanto previsto nel 2022, pari a 60 euro ed è valido per gli abbonamenti sottoscritti nell’ambito del trasporto pubblico: autobus, tram e ferrovie regionali. Il decreto attuativo precisa, inoltre, che il buono è riconosciuto per l’acquisto “di un solo abbonamento annuale, mensile o relativo a più mensilità”.

La dotazione finanziaria sale da 79 a 100 milioni, ma si registra una contrazione nella platea di potenziali beneficiari. Passa, infatti, da 35 a 20 mila euro il reddito massimo complessivo per presentare istanza di partecipazione. Quello compiuto dal Governo, lo abbiamo detto, è solo il primo passo per la riattivazione del bonus trasporti ed arriva con oltre un mese di ritardo rispetto alla data prevista del 14 febbraio. Un ritardo che, ad esempio, non consentirà di usufruire dello sconto né per gli abbonamenti acquistati nei mesi non coperti dal precedente bonus né, presumibilmente, per quelli acquistati ad inizio aprile.

Tuttavia è importante che questo passo sia stato compiuto perché – come sottolinea Assoutenti – “in base agli ultimi dati Istat, ogni giorno in Italia 26,8 milioni di italiani usano mezzi di trasporto per recarsi a scuola o a lavoro, il 45,4% della popolazione residente. Di questi 5,4 milioni fanno ricorso al trasporto pubblico: 1,2 milioni usano il treno, 1,9 milioni tram e bus, 807mila la metro e 1,5 milioni pullman o corriere. La regione dove si ricorre di più al trasporto pubblico per raggiungere scuola o il luogo di lavoro è la Lombardia, 1.025.000 persone al giorno, seguita dal Lazio, con 773mila spostamenti”. Un incentivo di piccolo importo quello assicurato dal bonus che tuttavia - evidenzia il presidente dell’associazione Furio Truzzi - può “rappresentare un aiuto per le fasce meno abbienti o i nuclei numerosi”.

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