fbpx

Caro carburanti, gli automobilisti si affidano alle App per risparmiare

Caro carburanti, gli automobilisti si affidano alle App per risparmiare

Caro carburanti, gli automobilisti si affidano alle App per risparmiare

Il caro energia/carburanti sta sfiancando le famiglie italiane. Gli automobilisti, per risparmiare sui costi del pieno, hanno iniziato a consultare le App, alla ricerca del distributore più competitivo. Pare che funzioni.

La guerra in Ucraina e il costo dell'estrazione del gas

Tuttavia, la guerra in Ucraina non ha chiuso i gasdotti che dalla Russia trasportano il metano in Europa.Secondo il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, l’Europa versa ogni giorno alla Russia, in media, un miliardo di euro al giorno per saldare la bolletta del gas al presidente russo. “Forse più di quanto costi la guerra a Putin”, afferma il ministro italiano.

Orbene, se il costo dell’estrazione del gas è sempre lo stesso e non esiste un motivo per venderlo di più, perché la bolletta energetica delle famiglie è diventata insostenibile e il carburante alla pompa è diventato un lusso?

Sarebbe colpa “del nervosismo del mercato”, afferma Cingolani e lo attacca senza mezzi termini: “si tratta di una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”. Nondimeno, rassicura il ministro, a nome del Governo, “noi faremo la nostra parte”.

L'impotenza dei cittadini

In primis, il Governo dovrebbe spiegare ai cittadini le vere ragioni per cui, per esempio, nel 2008 il petrolio ha toccato la quotazione di 147 $ al barile e - al tempo - la benzina costava in media € 1,38 al litro; ai giorni nostri un barile è quotato 112,12 dollari (77,04-139,13, variazioni anno in corso) e la benzina ha superato le 2 euro litro e costa meno del diesel. Sul costo dell’energia e del gas imprese e cittadini sono impotenti. Il rischio default per le aziende è troppo alto, alle famiglie non rimane che ridurre le ore di riscaldamento, a scapito dei soggetti fragili.

Caro benzina e risparmio, quali App scaricare

Per gli automobilisti il caro-benzina può essere combattuto con l’ausilio di alcune App che segnalano, quasi in diretta, quanto costa il carburante nel più vicino distributore e come raggiungerlo.QdS ne ha testate due.“Prezzi Benzina” (IT), risulterebbe tra le più scaricate (oltre mezzo milioni di utenti attivi) e funziona sia sui sistemi Android che iOs. Una volta istallata, scelto il “carburante principale” e autorizzato la geolocalizzazione (facoltativo) il sistema fornisce una lista di distributori e il prezzo praticato, dal più economico al più costoso.

Il prezzo praticato dal gestore, in self pre-pay e servito, al momento, non è aggiornato in tempo reale. Il proprietario dell’App conterebbe sulla collaborazione degli utenti a cui viene data la possibilità di aggiornare il prezzo.

«Non ci aspettavamo questa impennata dei prezzi - dichiara a QdS Stefano Bittante, amministratore della Prezzi benzina Srl - quindi eventuali malfunzionamenti sono legati all’intensità del traffico generato dalla ricerca (oltre 350 mila utenti al giorno, n.d.r.) Inoltre l’aumento del prezzo del diesel, che ha superato la benzina, ha fatto scattare dei controlli, generati  automaticamente dal sistema, che impedivano l’aggiornamento automatico del prezzo».

L’altra App testata è “Benzina” (FR), il funzionamento è simile di “Prezzi Benzina”, tuttavia, per aggiornare il prezzo il dispositivo si deve trovare a meno di 3 km dalla stazione di servizio.Le due App, negli store se ne trovano altre simili, sono semplici e intuitive.I dati elaborati dalle App sono attinti da “Osserva prezzi carburanti”, un sito del Ministero dello Sviluppo Economico che permette anche agli utenti di consultare i prezzi di vendita dei carburanti praticati negli impianti di distribuzione a livello nazionale.

I proprietari degli impianti sono tenuti di comunicare al MISE i prezzi praticati entro 7 giorni se si mantengono stabili o in diminuzione, in tempo reale, qualora si registri un aumento. “I casi di inadempienza possono essere segnalati - si legge sul sito - innanzitutto agli stessi gestori degli impianti e, in caso di persistente inadempienza, ai comuni territorialmente competenti”.

Sul caro carburante è intervenuto anche il Codacons, in Sicilia ha presentato, presso le 9 Procure della Repubblica e all’Antitrust, formale richiesta di indagine sui rincari e su eventuali speculazioni.Gli inquirenti potrebbero avvalersi anche delle dichiarazioni del ministro Cingolani in merito alla “colossale truffa” che ha evocato.

A tal proposito automobilisti e utenti, secondo le affermazioni del ministro, si attendono almeno la restituzione dell’Iva e delle accise, che incidono per il 55% sul prezzo litro, fin dalle prossime bollette e rifornimento di carburante.

Vincenzo Lapunzina

risuser

Lascia una risposta

Chiusi
Chiusi

Inserisci il tuo username o il tuo indirizzo email. Riceverai via email un link per creare una nuova password.

Chiusi

Chiusi