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Covid, sale il prezzo delle case al mare in Sicilia

Covid, sale il prezzo delle case al mare in Sicilia

Covid, sale il prezzo delle case al mare in Sicilia

Molti italiani sono in cerca di una casa al mare da acquistare. Secondo l’Ufficio Studi di Immobiliare.it nell’ultimo anno, analizzando il mercato nelle principali aree del turismo di mare, la domanda ha fatto segnare importanti aumenti ovunque, con un record del +153% nelle Cinque Terre e del +119% nelle isole Pelagie (Linosa e Lampedusa).

Se l’interesse per l’acquisto di un immobile al mare risulta in aumento in tutte le aree turistiche del Paese prese in considerazione, aumenta anche quello per le località del Sud.

Scorrendo la classifica di quelle che hanno guadagnato maggior interesse rispetto all’anno scorso si trovano infatti anche il Cilento e le isole di fronte alla Campania, con un aumento della domanda di quasi il 50%. Anche in Sicilia si è registrato un incremento delle ricerche di oltre il 30%, mentre si è fermata poco prima di questa soglia la Puglia, con le zone del Salento (+29%) e del Gargano (+26%).

La pandemia non sembra aver intaccato i prezzi delle case al mare, seppur con qualche eccezione.

Per spendere meno bisogna guardare alle località del Sud, in particolare i costi si sono rivelati più economici nel Gargano, dove non si superano i 1.400 euro al metro quadro, in Salento con una richiesta media di 1.601 euro/mq e nelle località marittime dell’Abruzzo, con un costo medio di 1.614 euro. Tutti valori che nell’ultimo anno sono rimasti tendenzialmente fermi.

Le uniche località in cui i prezzi registrano un aumento importante rispetto al 2020 sono le Isole Pelagie: in un mercato di dimensioni comunque più contenute degli altri, per la natura della sua superficie ridotta, i costi sono aumentati del 25% in un anno a fronte di una crescita dell’offerta di immobili in vendita (+241%).

La disponibilità di case in vendita risulta cresciuta quasi ovunque, con poche eccezioni. Delle trenta aree marittime analizzate le uniche a registrare un’offerta in calo rispetto all’anno scorso ci sono le Isole Eolie e la Sicilia Ionica (rispettivamente -12% e -13%).

(AGI)

redazione

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