Pagamenti digitali in Sicilia: solo il 54% usa mezzi elettronici, ma cresce la spinta dei giovani

Pagamenti digitali in Sicilia: solo il 54% usa mezzi elettronici, ma cresce la spinta dei giovani

Pagamenti digitali in Sicilia: solo il 54% usa mezzi elettronici, ma cresce la spinta dei giovani

Il vento della digitalizzazione soffia forte sull’Italia, ma in Sicilia la resistenza al cambiamento è ancora evidente.
La Regione, assieme alla Sardegna, si trova a metà strada tra la modernità dei pagamenti elettronici e la tradizione del contante.

Secondo il recente Rapporto della Banca d’Italia sulle abitudini di pagamento dei consumatori in Italia, nel 2023 appena il 54% dei pagamenti in Sicilia è stato effettuato con strumenti digitali, contro una media nazionale del 61%.

La Sicilia preferisce ancora il contante

Quando possono scegliere liberamente, i consumatori siciliani mostrano una chiara preferenza per il contante.
Mentre il 22% degli italiani sceglie di pagare in moneta fisica, in Sicilia la percentuale sale al 27%.

Inoltre, il 19% dei siciliani dichiara di non avere una preferenza precisa tra contante e digitale (contro il 17% nazionale), segno di una certa incertezza o di abitudine a seguire ciò che propone l’esercente.

Il legame con il denaro fisico resta forte per motivi pratici e psicologici: molti cittadini ritengono “importante” poter pagare in contanti, specialmente nei piccoli centri, dove il POS non è sempre disponibile o viene percepito come meno immediato.

Gli anziani preferiscono il contante, i giovani spingono sul digitale

Il contante rimane il mezzo più utilizzato dalle fasce anziane e meno istruite della popolazione, che lo considerano un modo efficace per controllare meglio le spese. Al contrario, l’utilizzo del POS e delle app di pagamento digitale è nettamente più diffuso tra i giovani sotto i 24 anni e tra chi ha un livello di istruzione più elevato.

La Sicilia si muove verso il digitale: +14% di transazioni nel 2023

Nonostante la lentezza nella transizione, la Sicilia non è immune all’ondata tecnologica.
Il Rapporto della Banca d’Italia, insieme ad analisi di settore, mostra che nel 2023 le transazioni digitali sono aumentate del +14% rispetto all’anno precedente — un ritmo di crescita simile, e in alcuni casi superiore, a quello di diverse regioni del Nord-Est.

Il cambiamento è trainato dalle nuove generazioni: circa il 90% dei giovani siciliani appartenenti alla Generazione Z e ai Millennials utilizza regolarmente metodi di pagamento elettronici.

Palermo guida la crescita cashless

L’adozione dei pagamenti digitali cresce più rapidamente nei centri urbani.
Nel 2023, Palermo ha registrato un incremento del +20% nelle transazioni cashless, mentre Catania e Messina hanno segnato aumenti rispettivamente del +15%.

Anche l’e-commerce svolge un ruolo chiave: le carte di pagamento rappresentano il 51% del volume e il 52% del valore delle transazioni online, seguite da PayPal e dai wallet digitali (28%).

Crescono anche i pagamenti digitali tra privati

Un altro segnale positivo arriva dai pagamenti tra privati. Nel 2023 il 44% delle transazioni tra persone avviene ancora in contanti, ma quelle digitali – tramite carte o app – hanno ormai raggiunto il 43%, quasi a parità.
Un balzo notevole che testimonia una rapida adozione del digitale anche negli scambi informali.

L’attrito al cambiamento è forte, ma la direzione è segnata

Nonostante un 27% della popolazione resti legata al contante, la tendenza verso la digitalizzazione dei pagamenti in Sicilia è ormai irreversibile.

La sfida per l’Isola è ora quella di trasformare la preferenza del 54% in un’abitudine quotidiana, garantendo che ogni attività — dal bar di paese al grande centro commerciale — sia pronta ad accettare la “moneta del futuro”.

di Michele Giuliano

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