Segnalazioni di anomalie Iva: come regolarizzare la propria posizione con il ravvedimento operoso

Segnalazioni di anomalie Iva: come regolarizzare la propria posizione con il ravvedimento operoso

Segnalazioni di anomalie Iva: come regolarizzare la propria posizione con il ravvedimento operoso

Le interazioni tra fatture elettroniche, corrispettivi telematici e dichiarazione Iva stanno iniziando a dare risultati concreti. Non si tratta di accertamenti con tributi o sanzioni, ma di segnalazioni di presunte irregolarità, che i contribuenti possono verificare. Se confermate, queste comunicazioni consentono di regolarizzare la propria posizione, anche tramite dichiarazione integrativa o ravvedimento operoso, con pagamento del tributo, della sanzione ridotta e degli interessi.

Provvedimento del 9 ottobre 2025

Con il Provvedimento del 9 ottobre 2025, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti le informazioni relative a dati non coerenti tra:

  • le fatture emesse per cessioni di beni e prestazioni di servizi tra soggetti residenti o identificati nel territorio italiano;

  • i corrispettivi giornalieri telematici trasmessi all’Agenzia delle Entrate;

  • i dati indicati nella dichiarazione annuale Iva 2023, che evidenziano possibili anomalie.

L’obiettivo è permettere al contribuente di valutare la correttezza dei dati in possesso dell’Amministrazione e fornire elementi o documenti che possano giustificare eventuali differenze.

Accesso alle informazioni e strumenti disponibili

Le segnalazioni vengono inviate anche al domicilio digitale dei contribuenti e sono consultabili nell’area riservata “Cassetto fiscale” e nell’interfaccia web “Fatture e corrispettivi”. Qui è possibile trovare:

  • protocollo identificativo e data di invio della dichiarazione;

  • sintesi dei dati dichiarati, incluse operazioni in reverse charge;

  • totale dei corrispettivi giornalieri trasmessi telematicamente, distinti per matricola dispositivo RT.

Come regolarizzare la propria posizione

Dopo i controlli della contabilità, il contribuente può:

  1. Segnalare all’Agenzia la correttezza dei dati, allegando eventuale documentazione giustificativa;

  2. Procedere alla regolarizzazione tramite ravvedimento operoso, pagando tributo, sanzioni ridotte e interessi.

Le comunicazioni possono essere effettuate anche tramite intermediario abilitato e utilizzando il canale Civis.

di Salvatore Forastieri

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