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Caro benzina: l’allarme dei gestori: “Nel 2023 rischiamo la chiusura”

Caro benzina: l’allarme dei gestori: “Nel 2023 rischiamo la chiusura”

Caro benzina: l’allarme dei gestori: “Nel 2023 rischiamo la chiusura”

In questi giorni è tornato a far parlare di sé il caro carburante dopo l’aumento delle accise previsto già dal governo nazionale nell’omonimo Decreto dello scorso 23 novembre su benzina, gasolio e Gpl.

L’entrata in vigore con conseguente aumento del prezzo dei carburanti per gli utenti è avvenuta lo scorso 1 dicembre e questa decisione che ha mandato su tutte le furie il Codacons, da sempre in prima linea per la difesa dei diritti dei consumatori.

I numeri dell'aumento del prezzo dei carburanti

Un aumento del prezzo di benzina e diesel stimato a 12,2 centesimi al litro, che in modalità servito ammonta a 1.923 euro al litro per la benzina e a 2.007 euro al litro per il gasolio.

Caro benzina, in Sicilia gestori e consumatori in allarme

Una situazione che, sempre secondo il Codacons, non lascia ben sperare in quanto questi aumenti per ora circoscritti al carburante per i veicoli con gravi conseguenze, in altri settori. Tutto sulle spalle dei consumatori, già schiacciati dalle spese per rincari sulla spesa, e le bollette di luce e gas.

Consumatori preoccupati, i gestori a rischio chiusura in Sicilia

In Sicilia questi nuovi aumenti fanno temere il peggio sia alle famiglie che ai gestori dei distributori di benzina, che hanno paura di andare incontro a una nuova crisi e a un rischio chiusura, come già accaduto tempo addietro per l’area di servizio Sacchitello Nord dell’autostrada A19 Palermo-Catania e poco meno di una settimana per l’area di servizio Caracoli Nord, posta al chilometro 29,500 della stessa arteria stradale fino al prossimo 12 dicembre.

Il malcontento tra i gestori

A Catania coloro che gestiscono questi impianti non dormono certo sonni tranquilli e la conferma è arrivata noi da Sergio Amendolia, gestore di un distributore di carburante Eni sulla coda ovest della circonvallazione, che ha detto come ormai da diversi anni in città siano davvero pochi i proprietari in toto dei distributori di benzina e come si sia del tutto in ostaggio delle compagnie petrolifere.

Nel video Francesco Castro del distributore Esso di viale Fratelli Vivaldi a Catania e Ivan Calabrese, presidente Figisc Confcommercio di Catania e gestore del distributore Eni di via Gramsci a Gravina di Catania, spiegano come si preparano ad affrontare questi rincari.

Il primo pone l’attenzione sull’attività speculativa dello Stato italiano e sulle spese che espongono a rischi, mentre il secondo afferma come a partire dall’inizio del 2023 ci saranno conseguenze ancora peggiori in tal senso, sia per i gestori che per i clienti.

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