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Cina, l’export italiano si espande oltre i confini della moda

Cina, l’export italiano si espande oltre i confini della moda

Cina, l’export italiano si espande oltre i confini della moda

ROMA - Le esportazioni italiane in Cina sono destinate a crescere per il terzo anno consecutivo, con i prodotti made in Italy che giocano un ruolo crescente nella partnership commerciale. La Cina è stata a lungo un mercato chiave per gli articoli dell’industria della moda italiana di lusso, come abiti, accessori e gioielli, ma ora la tendenza si sta diffondendo in altri settori.

I media italiani hanno recentemente reso noto che la Cina è diventata il più grande acquirente straniero di marmo italiano, rappresentando circa la metà delle vendite internazionali. Secondo i rapporti, anche le esportazioni di mobili italiani in Cina sono in aumento e il Paese asiatico è diventato il mercato in più rapida crescita per il formaggio made in Italy. Nel settore italiano degli occhiali si prevede che le esportazioni tornino ai livelli precedenti alla pandemia entro la fine dell’anno, con le vendite in Cina che aiutano a fare da apripista.

“La Cina è sempre stata un mercato grande, dinamico e con il suo sviluppo cresce anche la domanda di prodotti noti e di alta qualità”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Xinhua Francesca Spigarelli, professoressa di economia applicata e membro del comitato esecutivo della Chinese Globalization Association.

Secondo il portale specializzato Statista, le esportazioni italiane in Cina sono calate dopo aver raggiunto un picco di 15,5 miliardi di euro nel 2018. Tuttavia, da allora sono cresciute ogni anno e sono destinate a crescere di nuovo nel 2021, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica italiano, che ha riferito come le esportazioni verso la Cina siano aumentate di oltre il 13% nel mese di agosto su base annua, proseguendo il trend positivo precedente.

Stando ai dati ufficiali di Pechino, l’Italia è il quarto partner commerciale della Cina nell’Unione Europea, e la Cina è il più grande partner commerciale dell’Italia in Asia.

Marco Bettin, direttore operativo della Fondazione Italia Cina e segretario generale della Camera di Commercio Italo Cinese, ha affermato che gli ultimi aumenti sono almeno in parte dovuti alla rapida ripresa del Paese asiatico dall’impatto della pandemia di coronavirus. “La Cina – ha spiegato - è davvero l’unica grande economia del mondo a riaprire quasi completamente dopo la pandemia e questo significa che sta giocando un ruolo ancora più grande nei mercati commerciali globali. Tuttavia, non c’è dubbio che l’interesse per i prodotti ‘Made in Italy’ stia crescendo in Cina. Abbiamo notato questa tendenza da molto prima della pandemia”.

Spigarelli si è detto d’accordo e ha evidenziato come non ci sia ragione di credere che la crescita delle esportazioni italiane in Cina non continuerà anche dopo che le altre grandi economie avranno completato la loro ripresa. “I sistemi logistici globali – ha commentato la professoressa - sono ancora ostacolati da fattori legati alla pandemia. Potremmo vedere un’altra spinta verso la crescita quando questi sistemi si riprenderanno”.

Per molto tempo l’Italia ha avuto una bilancia commerciale in negativo con la Cina, ovvero il valore dei beni importati dal Paese asiatico è stato maggiore di quelli esportati verso quest’ultimo. Tuttavia, sia Spigarelli che Bettin hanno concordato sul fatto che l’importanza della Cina come destinazione delle esportazioni italiane sia destinata ad aumentare nel prossimo futuro. “La Cina – ha concluso Bettin - è già un mercato fondamentale per i prodotti italiani e la sua importanza per l’Italia non potrà che crescere”.

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