Coronavirus, BonuSicilia, la Regione rimpolpa il bando
di Michele Giuliano
PALERMO - Pochi giorni ormai al click day per accedere ai fondi del BonuSicilia, un contributo a fondo perduto per le imprese danneggiate dal lockdown che fa riferimento a fondi europei appositamente programmati dalla Regione.
“Oramai è tutto pronto - afferma l'assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano -. I 128 milioni inizialmente programmati diventeranno 180 in quanto abbiamo trovato altre risorse. Voglio essere da subito chiaro: questi non erano soldi non spesi ma si tratta di risorse inizialmente programmate per altri progetti che però ho preferito stornare su questa misura, considerando l'emergenza coronavirus. I fondi sono stati prelevati da tutti quegli avvisi che ancora non erano esecutivi”.
Si tratta dei fondi stanziati nella Finanziaria anti-Covid 4 mesi fa dall’Ars, grazie a somme ritagliate dai piani di investimento dei fondi europei che sono rimasti irrealizzati dal 2014 a oggi.
Al bando potranno accedere “tutte le microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi”. Si tratta quindi di un aiuto destinato solo alle aziende che occupano meno di 10 persone e che hanno un fatturato annuo non superiore a 2 milioni.
La procedura scelta per l’assegnazione dei fondi è quella del famigerato click day. Tutto starà quindi alla velocità del tecnico che caricherà i dati per l’azienda, nella speranza di essere abbastanza veloci da battere la concorrenza.
“Dal 21 settembre partirà la fase concreta - aggiunge Turano - con la possibilità di iscriversi nella piattaforma già predisposta. Ci sono dubbi sul sistema del click day? Il nostro assessorato però si è mosso preventivamente sotto questo aspetto. Abbiamo infatti suddiviso i soldi per quote territoriali, attribuendo una porzione di queste risorse sulla base di parametri riguardanti la densità abitativa per provincia. Tutti i territori in questo modo saranno rappresentati e potranno usufruire di questa opportunità”.
Un correttivo che dovrebbe evitare che i fondi vadano a senso unico, e garantire una distribuzione equa sul territorio. Le imprese devono aver chiuso per effetto di uno dei vari Dpcm di Conte o a causa di una delle ordinanze di Musumeci.
Tutte le imprese del settore turistico, invece, potranno accedere agli aiuti. Per alberghi e altre aziende del settore basta certificare di aver chiuso, anche spontaneamente, o comunque di aver avuto danni gravi parametrati al fatturato degli anni precedenti. Le aziende potranno ricevere fondi da 5 a 35 mila euro secondo le tempistiche di apertura dell’impresa e del calo del fatturato medio.
In media, secondo le stime dell’assessorato, ogni impresa potrà percepire circa 12 mila euro.
Per poter accedere alla prenotazione dei fondi ci sarà un click day e sarà una corsa fra imprenditori. L’assessorato alle Attività Produttive ha già costruito una piattaforma su cui ogni imprenditore interessato potrà pre-registrarsi già nei prossimi giorni per poi, allo scoccare dell’ora X, inviare la domanda digitale.
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