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Gas, prezzo sopra 300 euro: pronto il piano del Governo contro il caro energia

Gas, prezzo sopra 300 euro: pronto il piano del Governo contro il caro energia

Gas, prezzo sopra 300 euro: pronto il piano del Governo contro il caro energia

Lo ’tsunami’ dei prezzi del gas, le ombre della speculazione che si allungano sull’Italia, il pericolo di una tempesta perfetta pronta a scattare in autunno. Quanto basta per portare alle stelle il livello di allarme sul fronte dell’energia. Ma anche per alimentare l’ennesimo scontro fra i partiti. Ad aprire l’offensiva è il leader di Azione, Carlo Calenda, che chiedere la sospensione della campagna elettorale (sia pure per un giorno, come si affretta a precisare) per sostenere l’esecutivo Draghi e affrontare l’emergenza. Appello subito respinto al mittente dagli altri leader, con repliche immediate e piccate. Ma, polemiche a parte, è ormai certo che già la prossima settimana approdi a Palazzo Chigi un primo pacchetto di misure per sostenere le imprese e razionare i consumi, con l’obiettivo di evitare un autunno ’gelido’. Il piano è praticamente già pronto ed è stato discusso nei giorni scorsi in un vertice fra i ministri dell’Economia, Daniele Franco e della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

Ieri, a far salire la tensione, è stata la proposta di Calenda di "sospendere la campagna elettorale" per fare fronte all’emergenza nazionale. "Se poi Salvini non lo vuol fare e vuole continuare a baciare le mucche e i prosciutti o a girare sulle spiagge, faccia pure." La replica del leader della Lega non si fa attendere: "Calenda propone queste cose perché sa che ha già perso. Il governo, se vuole, può frenare il caro bollette". Ed è caustico anche il numero uno del M5s, Giuseppe Conte: "È da sei mesi che abbiamo lanciato l’allarme e c’è chi si sveglia solo ora". Resta il fatto che l’emergenza prezzi ha convinto anche il governo ad accelerare i tempi per varare il suo piano anti-crisi.

Si partirà dalle imprese che, con i prezzi delle bollette praticamente triplicati negli ultimi mesi, rischiano di finire fuori mercato o chiudere i battenti. Solo nel terziario sarebbero in bilico 120mila aziende e 370mila posti di lavoro. Molto probabilmente il pacchetto aiuti porterà a nuove misure per la rateizzazione dei pagamenti ma anche credito di imposta per alleggerire il carico per le aziende ’energivore’.

Dovrebbero esserci anche due misure importanti, con l’introduzione di prezzi calmierati, per il gas e l’energia elettrica. Ma non è escluso che, nel solco della richiesta arrivata da Bruxelles di ridurre entro l’autunno del 7% i consumi di gas, l’Italia non possa accelerare sul piano di razionamento. Sul tavolo la possibilità di ritardare di 15 giorni l’accensione dei riscaldamenti, di ridurre l’uso del termosifone di un’ora al giorno e di abbassare la temperatura degli uffici pubblici di un grado. Al momento non c’è l’intenzione di passare dall’attuale stato di pre-allarme a quello di allarme, il secondo step prima della dichiarazione dello stato di emergenza, che prevede un forte razionamento dei consumi. Per ora, spiegano fonti di Palazzo Chigi, "il gas c’è, non c’è motivo di temere il peggio".

Ma bisogna invece correre sulla realizzazione dei rigassificatori, le grandi navi che possono accogliere gas liquido (il Gnl) e aumentare le nostre disponibilità. Gli occhi sono puntati soprattutto su Piombino, dove dovrebbe attraccare una delle due mega-imbarcazioni della Snam. E, non a caso, ieri Ignazio La Russa, uno degli esponenti di punta di Fratelli d’Italia, ha dato il suo disco verde al rigassificatore, nonostante le proteste del suo collega di partito e sindaco della città, Francesco Ferrari.

redazione

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