Lagarde: ”Dopo i dazi di Trump l’Europa deve cooperare per competere in un mondo capovolto”

Lagarde: ”Dopo i dazi di Trump l’Europa deve cooperare per competere in un mondo capovolto”

Lagarde: ”Dopo i dazi di Trump l’Europa deve cooperare per competere in un mondo capovolto”

In un contesto segnato dalle politiche dell’amministrazione Trump negli Stati Uniti e dalle crescenti pressioni economiche della Cina e di altri giganti globali, i paesi dell’Unione Europea devono imparare a "cooperare per competere". Due concetti che, pur sembrando in contrasto, risultano invece essenziali in un mondo sempre più instabile. A sottolinearlo è stata la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, nel suo discorso a Dublino in occasione del conferimento del premio Sutherland Leadership Award, dedicato al politico irlandese Peter Sutherland.

Un momento di svolta per l’Europa

Lagarde ha dipinto il quadro attuale con toni carichi di urgenza, paragonando la situazione a una crisi inattesa che impone riforme e provvedimenti straordinari. Un contesto simile a quanto già avvenuto con la pandemia di Covid-19 o la guerra in Ucraina, dove misure che altrimenti sarebbero state difficili da attuare sono diventate necessarie.

"La geopolitica è stata capovolta," ha dichiarato Lagarde. "Regole e alleanze un tempo considerate eterne possono ora essere rimesse in discussione. Dobbiamo affrontare chiusura, frammentazione e incertezza."L’Europa, ha avvertito la presidente della BCE, rischia di vedere aggravarsi problemi già esistenti come la crescita economica lenta e la debole produttività, oltre a un aumento delle vulnerabilità in materia di sicurezza.

Un’economia più forte e più integrata

Per rispondere a queste sfide, Lagarde ha tracciato una strada chiara: rafforzare l’integrazione economica e superare le barriere interne. Questo significa potenziare il mercato dei capitali, facilitare la crescita delle aziende e adottare misure per rendere l’Europa più competitiva rispetto ai colossi globali.

"I rapporti di Enrico Letta e Mario Draghi hanno già indicato la direzione giusta," ha spiegato Lagarde. "La ‘Bussola sulla competitività’ della Commissione Europea fornisce una tabella di marcia concreta, con tappe da attuare con urgenza."

Superare il veto: verso decisioni più rapide e democratiche

Un altro nodo cruciale è quello del processo decisionale all’interno dell’UE, in particolare la regola dell’unanimità, che assegna un potere di veto a singoli Stati e può ostacolare decisioni nell’interesse collettivo. "L’Europa non può permettersi di essere disunita," ha avvertito Lagarde. "Altri potrebbero usare questa debolezza contro di noi. In questo mondo capovolto, un voto a maggioranza più qualificata sarebbe più democratico e più efficace."

(askanews)

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