Al 7 luglio scorso sono 19 gli Stati membri dell'Unione Europea che hanno fatto richiesta di accedere ai finanziamenti di SURE (Supporto per mitigare i rischi di disoccupazione in caso di emergenza).
Gli importi totali concessi ai singoli Stati ammontano a 94,3 miliardi di euro: all'Italia sono stati concessi 27,4 miliardi di euro; alla Spagna 21,3 miliardi di euro; Polonia 11,2 miliardi di euro; al Belgio 8,2 miliardi di euro; al Portogallo 5,9 miliardi di euro.
E' quanto emerge da un'analisi della UIL Servizio Lavoro, Coesione e Territorio che ha analizzato i dati della Commissione Europea. "Questi sono i dati, in valore assoluto, delle risorse di SURE assegnati ai singoli Stati: il nostro Paese risulta essere il primo beneficiario", spiega Ivana Veronese Segretaria Confederale UIL, "ma è interessante rapportare le risorse assegnate anche ad altri parametri quali la forza lavoro e l'occupazione".
"Tali dati, però - spiega la sindacalista- non mettono in evidenza quali siano state le singole misure finanziate dai vari Paesi e i loro importi, ne' quale impatto abbiano avuto sulla tenuta per attenuare i rischi di disoccupazione e della difesa del reddito. Per questo chiediamo al Governo italiano di poter verificare puntualmente come sono state rendicontate a Bruxelles le risorse di SURE assegnate al nostro Paese. L'emissione dei social bond per il finanziamento di SURE è stata un successo.
Riteniamo, perciò, necessario. Siamo disponibili a un confronto non solo sul rifinanziamento di Sure, ma anche per un suo miglioramento, collegando le integrazioni salariali alle politiche attive del lavoro".
(ITALPRESS)
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