Siccità in Sicilia: 35 milioni di euro per 23mila aziende agricole danneggiate

Siccità in Sicilia: 35 milioni di euro per 23mila aziende agricole danneggiate

Siccità in Sicilia: 35 milioni di euro per 23mila aziende agricole danneggiate

Arriva un concreto aiuto per le aziende agricole siciliane che nel 2024 hanno subito gravi perdite a causa della siccità. Il Dipartimento regionale dell’Agricoltura ha infatti pubblicato il decreto di concessione dei fondi a 23.062 beneficiari, individuati dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).

35 milioni di euro dal PSR Sicilia 2014-2022

Il contributo economico, finanziato dalla Misura 23 del PSR Sicilia 2014-2022, ammonta complessivamente a 35 milioni di euro. Si tratta della misura “Assistenza supplementare agli Stati membri colpiti da calamità naturali”, attivata in risposta alla situazione di emergenza climatica che ha colpito il comparto agricolo siciliano.

La somma sarà così ripartita:

  • 18 milioni di euro per il comparto agrumicolo

  • 11 milioni di euro per il comparto dell’olivicoltura

  • 6 milioni di euro per i comparti di mandorlo e pistacchio

Le parole dell’assessore Barbagallo

“Raccogliamo un risultato importante – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Barbagallo – ottenuto in pochi mesi grazie a una collaborazione efficace tra Dipartimento e Agea. Un lavoro rapido che permetterà agli agricoltori siciliani di ricevere un aiuto concreto per i danni subiti”.

Come presentare la domanda

A breve sarà attivata la finestra temporale per la presentazione delle domande da parte dei beneficiari. Le istanze andranno inoltrate tramite i Centri di Assistenza Agricola (CAA) accedendo al portale SIAN.

  • Il contributo massimo per ciascun beneficiario è di 25.000 euro

  • I fondi saranno erogati entro il 31 dicembre 2025.


Scarica qui il decreto di concessione e l’elenco dei beneficiari

risuser

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1 Commenti

  1. Il mafioso , il porcello, il forzista, il camionista petulanti
    Luglio 3, 2025 at 00:58
    Rispondi

    Il caldo fa il resto. .

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