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La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare una wine destination di eccellenza

La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare una wine destination di eccellenza

La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare una wine destination di eccellenza

Il territorio vitivicolo dell’Etna trascina la Sicilia nella classifica nazionale per acquisizioni nel settore vitivinicolo (8% sul numero totale del periodo 2016-2022). Il Vulcano è grande protagonista del mercato del vino (al quarto posto in Italia), e al di sopra di denominazioni come il Chianti Classico, il Valpolicella e il Barbera d’Asti.

Ma se c’è un grande appeal nel territorio per quel che riguarda il prodotto da posizionare nel mercato c’è ancora strada da fare e margini di miglioramento. Questo quanto emerge dallo studio Unicredit-Nomisma “Gli asset che creano valore per la filiera vitivinicola italiana: mercati, territori, imprese”, presentato a Palermo nella regionale della banca di via Magliocco in occasione della presentazione del programma di Sicilia En Primeur che si tiene a Taormina e Giarre dal 9 al 13 maggio.

Vini siciliani, l’export come salvezza ma prezzi ancora bassi

Dove il vino siciliano soffre ancora un po’ è il prezzo di vendita al litro, specie con un confronto con altri mercati di riferimento come quello francese. Se guardiamo i DOP, tuttavia, lo scarto con la Francia risulta ancora troppo marcato. Dice lo studio: “Il peso dei vini DOP sul totale export imbottigliati (69%) è ancora significativamente al di sotto rispetto alla Francia (84%), con prezzi medi all’export anche qui nettamente inferiori: dai Bianchi di Borgogna prezzati mediamente a 16 euro/litro, ai Bianchi del Trentino Alto Adige e del Friuli VG venduti a 5,17 euro/litro ed ai Bianchi di Sicilia, prezzati a 3,76 euro/litro”.

Anche i Rossi di Sicilia sono abbastanza allineati ai Bianchi, con un prezzo medio al litro di 3,56 euro. Il prezzo medio dell’export dei vini DOP italiani è cresciuto nell’ultimo decennio del 22,8% [1], con un’ottima performance dei Bianchi siciliani con il +30,6%, grazie a un focus importante sulla qualità (in Sicilia ad oggi sono state riconosciuti 24 vini DOP, di cui 1 DOCG e 23 DOC, e 7 vini a IGT), sulla segmentazione/ differenziazione dei prodotti, sullo sviluppo di strategie multicanale, su un maggiore presidio dei mercati.

Da qui i molti margini di miglioramento riguardo al posizionamento dei vini (fermi) DOP siciliani nella GDO: le vendite del prodotto siciliano pesano il 4% sulle vendite totali della grande distribuzione italiana ma tiene bene il prezzo medio di vendita, ben al di sopra della media Italia (5,01 euro/bottiglia 0,75l vs 4,20 euro in Italia). Con riguardo ai vini generici, in Sicilia, come in molte altre regioni del Sud, la quota di questo prodotto è ancora molto significativa (24% della produzione sul totale regionale vs 16% media Italia) ma comunque in riduzione importante nell’ultimo decennio (-9%). “Con il nostro network internazionale siamo in grado di accompagnare le aziende vitivinicole all’estero, aiutarle a rafforzare il proprio business e a inserirsi in nuovi mercati emergenti con ricerca di controparti. UniCredit [2]supporta le aziende del settore anche con una gamma di finanziamenti dedicati a sostenerne la transizione in ottica green e attraverso programmi di formazione e azioni concrete lungo tutta la filiera”, ha sottolineato Salvatore Malandrino, Responsabile Regione Sicilia di UniCredit Italia.

Appuntamento a RadicePura si punta a diventare “wine destination”

Saranno oltre ottanta i giornalisti italiani e stranieri che parteciperanno all’edizione 2023 di Sicilia en Primeur, l’annuale anteprima dei vini siciliani organizzata da Assovini Sicilia.

A questi si aggiunge la presenza di Master of Wine e professionisti del settore che guideranno i seminari tecnici in programma. L’evento, ideato e organizzato da Assovini Sicilia sin dal 2004, si conferma l’appuntamento più importante per il vino siciliano. Il tema di Sicilia en Primeur 2023 è dedicato al vino come complesso fattore culturale, all’enoturismo nelle sue molteplici declinazioni ma soprattutto al ruolo dei soci di Assovini Sicilia come custodi di cultura e territorio. Il pay-off scelto da Assovini Sicilia per la XIX edizione di Sicilia en Primeur è Ambasciatori e custodi di cultura e territori, sottolineando il ruolo dell’associazione nel farsi portavoce della conoscenza di un territorio attraverso i vini e i suoi produttori, quali promotori di qualità, di bellezze paesaggistiche, dell’unicità del patrimonio storico-archeologico della Sicilia.

“La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare una wine destination di eccellenza - commenta Laurent Bernard de la Gatinais, Presidente di Assovini Sicilia. E oggi, i soci di Assovini hanno il duplice merito di viaggiare nel mondo per far conoscere il brand Sicilia e promuovere il territorio e la cultura attraverso l’esperienza dell’ospitalità siciliana nelle loro aziende”.

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