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Travelexpo, Franceschini con il Recovery Fund e soprattutto Papa Francesco, in aiuto del Turismo

Travelexpo, Franceschini con il Recovery Fund e soprattutto Papa Francesco, in aiuto del Turismo

Travelexpo, Franceschini con il Recovery Fund e soprattutto Papa Francesco, in aiuto del Turismo

"La pandemia ha colpito duramente questo settore così importante per tanti Paesi: rivolgo il mio incoraggiamento a quanti operano nel Turismo, in particolare alle piccole imprese familiari e ai giovani". La dichiarazione di Papa Francesco che ha puntato il dito contro il disastro del settore è stata una delle tre cose importanti, per la Sicilia, della quarantunesima giornata internazionale del Turismo. Le altre sono state l’annuncio del ministro Dario Franceschini, che dopo aver sottolineato “l’importanza straordinaria” delle parole del Pontefice, ha rivelato che "Cultura e Turismo saranno centrali in utilizzo Recovery Fund", e la conclusione, nel resort di Città del Mare a Terrasini, nel Palermitano, della ventiduesima edizione di Travelexpo, la prima borsa turistica a svolgersi in Europa nel post-lockdown, protrattasi per tre giorni e portata a termine con determinazione con lo scopo di  rilanciare l’industria siciliana del settore.
Lunghi i tempi della ripresa Concludendo i lavori Toti Piscopo, amministratore della Logos Comunicazione e Immagine che organizza la manifestazione, ha sottolineato proprio che “Aver terminato quest’ edizione in coincidenza con la Giornata Mondiale del Turismo è di buon auspicio per il futuro”. Ma non ha nascosto i tempi della ripresa saranno lunghi. “Con Travelexpo però – ha sottolineato Piscopo - abbiamo voluto dimostrare che si può reagire e che l’industria del turismo deve trovare le risorse per la sopravvivenza nel mercato, nella capacità di aggregare e nel sapersi trasformare adattandosi alle nuove esigenze della clientela”. Numeri che mettono paura I numeri della crisi, però, fanno paura: il crollo del Pil, fino all’anno scorso al tredici per cento, è di cinque punti percentuali; più che dimezzati i 440 milioni di pernottamenti registrati in Italia nelle ultime due stagioni per la mancanza di turisti stranieri. In Sicilia, poi, mete come Taormina, tradizionalmente affollate e preferite da americani e cinesi, si sono praticamente svuotate in un’estate davvero strana e unica per il turismo post Covid. A fare chiarezza sui dati economici e sulle prospettive è stato Giorgio Palmucci, presidente dell’Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo: “Il recupero estivo è stato parziale – ha detto, confermando una sensazione diffusa – e solo per le località marine o ai laghi”. “Soffrono ancora – ha aggiunto - le città d’arte, tra queste Taormina, da sempre un fiore all’occhiello dell’offerta siciliana, che è in difficoltà. L’assenza dei turisti internazionali ha dunque costretto gli operatori a rivedere la propria offerta puntando sul turismo di prossimità.Secondo un nostro sondaggio quest’estate il 97 per cento dei viaggiatori è rimasto in Italia, di questi il sessanta per cento è andato in vacanza prenotando solo nei luoghi dove più si è sentito al sicuro dal coronavirus. E la Sicilia è stata tra queste destinazioni”. Franceschini, sostenibilità e cultura E ieri, da Roma, il ministro Franceschini ha dichiarato che “la ripartenza del Turismo internazionale sarà molto lenta e dunque occorrono nuove misure straordinarie”. “Anche per questo – ha aggiunto - abbiamo presentato con Cdp il Fondo dedicato di 900 milioni di euro e sto chiedendo centralità nelle risorse del Recovery Fund". Ma, ha sottolineato il Ministro, “Dalle crisi nascono grandi opportunità: stiamo lavorando a progetti strategici di lungo periodo in grado di ricostruire un turismo di grandi numeri, ma sostenibile e rispettoso della fragilità del nostro paesaggio, del patrimonio artistico. Non un turismo 'mordi e fuggi', ma colto e intelligente e attento alle specificità dei territori, a partire dalle tante opportunità del turismo rurale". Palmucci e il Turismo di domani Anche per il presidente dell’Enit Palmucci "il turismo di domani rimodellerà l'offerta per riservare ancora maggiore attenzione all'ambiente, alla sicurezza, alla mobilità dolce”. “La valorizzazione – ha aggiunto - del Made in Italy e dei prodotti locali è rimessa alla maggiore capacità di cooperazione tra operatori e istituzioni. Sarà premiante una rassicurante gestione virtuosa dell'offerta da parte dei territori che privilegiano il senso di sicurezza".
Il presidente dell'Enit, Palmucci, durante l'intervento a Travelexpo
I numeri di Travelexpo e gli aeroporti In questo senso vanno anche le tendenze riscontrate in questa ventiduesima edizione di Travelexpo, che ha messo a confronto trenta operatori e più di duecento agenti di viaggio, con sette tavoli tecnici dedicati al sistema aeroportuale siciliano, alle nuove frontiere del turismo religioso e di quello rurale, al ruolo di agenzie di viaggi e tour operator e all’abusivismo e alla legislazione inadeguata e con cinque focus incentrati sulla pesca e sul turismo azzurro. Il timore che le aziende falliscano Ma, da Roma, il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca ha affermato che “finché tutti non saranno tranquilli dal punto di vista sanitario, non si potrà parlare di ripresa del Turismo”. Quindi il tema forte è quello del timore che le aziende falliscano, che non riescano a sopravvivere. “Va bene parlare di quel che succederà nel futuro – ha concluso - ma la priorità è permettere alle aziende di arrivarci a questo futuro".
Gli aiuti della Regione Siciliana E nel corso di Travelexpo è emerso come sul fronte degli investimenti la Regione Siciliana abbia messo sul piatto settantacinque milioni di euro per l’intera filiera produttiva siciliana che saranno erogati a partire dal nove ottobre. Non sono mancate le polemiche per presunti ritardi nel sistema, che prevede l’acquisto da parte dell’Assessorato regionale del Turismo di pacchetti e servizi in favore dei tour operator immettendo così liquidità nel settore. Allo stesso tempo la Regione avvierà una campagna di comunicazione all’estero per proporre l’immagine della Sicilia “anche se abbiamo il timore che il Covid possa chiudere improvvisamente uno dei nostri mercati di riferimento”, ha ammesso il dirigente generale Lucia Di Fatta. Il grido d’allarme di Armao sui finanziamenti E da Travelexpo, è partito anche un grido d’allarme da parte del vicepresidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao, il quale ha denunciato che la Sicilia potrebbe spendere oltre cinque miliardi di euro “ma lo Stato ci ha imposto un tetto di 421 milioni con alcune regole da ragionieri di provincia”. “Voglio ribadirlo – ha affermato - se ci saranno dei ritardi negli aiuti, la responsabilità è del Governo nazionale. Mentre a Roma si continua a fare teoria, le Regione e i Comuni restano in prima linea nel tentativo di risolvere i problemi”. Travelexpo e gli aeroporti Nel corso dei lavori, particolare interesse hanno suscitato le strategie di rilancio degli aeroporti dell’Isola. Giovanni Scalia, presidente della Gesap, società che gestisce lo scalo di Palermo, ha sottolineato che “con l’emergenza Covid sono andati perduti ricavi e passeggeri e ancora gli aeroporti non hanno ricevuto alcun aiuto economico per affrontare la crisi”. “Ma noi – ha concluso - stiamo investendo per migliorare il terminal”. Salvatore Ombra, presidente dell’Airgest che controlla l’aeroporto di Trapani ha chiesto di cancellare l’addizionale comunale di dodici milioni a carico degli scali minori mentre per Giuseppe Mistretta, presidente della Soaco, società che guida l’aeroporto di Comiso, è necessario puntare sui cargo. Il sindaco metropolitano di Palermo, Leoluca Orlando, ha scritto al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, per chiedere i fondi del Recovery Found con i quali realizzare il collegamento tra l’aeroporto di Palermo e quello di Trapani Birgi “un progetto per accorciare le distanze, non solo fisiche, con il resto del Paese”, ha spiegato il presidente dell’Associazione dei Comuni Siciliani.
I Lions per la ripresa turistica Nella giornata conclusiva di Travelexpo, inoltre, il Distretto 108Yb Sicilia dei Lions ha lanciato lo slogan “Il coraggio di non aver paura”. Con quest’iniziativa, promossa dal sodalizio di imprenditori turistici dello Skal International Palermo, gli operatori siciliani presenti hanno voluto esprimere solidarietà all'intera filiera del turismo internazionale auspicandone una veloce ripresa. “Proprio in occasione di questa Giornata Mondiale del Turismo – si legge nel documento - la nostra riflessione, che diventa auspicio e messaggio, è di ritrovare tutti insieme il coraggio di non aver paura e di reagire alla stessa con senso di responsabilità, recuperando quel personale senso del dovere che diventa il miglior viatico per contrastare questa pandemia o, come ci ricorda in una delle sue sagge omelie Papa Francesco, le tante e diverse pandemie che affliggono la nostra società”. Un appello che sarà inviato al presidente nazionale dei Lions e che “intende fornire una spinta morale a un settore che sta affrontando un grave momento di difficoltà sotto il profilo economico e sociale”, ha aggiunto Mariella Sciammetta, il governatore dei Lions in Sicilia.

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