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Almaviva Palermo e Catania “esclusa” dal Milleproroghe, futuro incerto

Almaviva Palermo e Catania “esclusa” dal Milleproroghe, futuro incerto

Almaviva Palermo e Catania “esclusa” dal Milleproroghe, futuro incerto

Vertenza Almaviva. Il "futuro" dei lavoratori del call center covid, che solo in Sicilia tra Palermo e Catania, comprende 400 dei 500 dipendenti in totale, è incerto.

E' di queste ore, l'allarme lanciato dalla senatrice siciliana del M5S, Dolores Bevilacqua, che dichiara: "Un'altra promessa tradita da parte del Governo, che stavolta colpisce i 500 operatori di Almaviva impiegati per il numero di emergenza 1500. Al decreto Milleproroghe, in discussione in Senato, infatti, l'Esecutivo non ha presentato alcun emendamento per la proroga del servizio, come invece il capo di Gabinetto del ministro Adolfo Urso aveva promesso durante la riunione svoltasi al Mimit il 31 gennaio scorso. Con l'inflazione alle stelle, il caro energia e i salari impoveriti sarebbero dovute arrivare risposte concrete. Con il deputato regionale Adriano Varrica stiamo seguendo fin da maggio dello scorso anno la vicenda e abbiamo intrapreso ogni azione utile per dare una risposta concreta a questi lavoratori e alle loro famiglie. Nelle città di Palermo e Catania lavorano 400 operatori sui 500 totali: in questo modo, si va a colpire ancora una volta, e duramente, la Sicilia - conclude la senatrice.

La posizione dei sindacati, c'è ottimismo

La Delegazione Sindacale prende atto di tale affermazione e continuerà nella logica di vigilare eventuali prossime evoluzioni.

La procedura di licenziamento collettivo

L’incontro si è concluso con la sottoscrizione di due accordi - si legge in una nota. In un accordo quadro che contempla l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo da avviarsi nei prossimi giorni, destinata a tutto il personale di staff trasversale, staff operativo privo di commessa oltre che al personale operativo oggi non assegnato ad alcuna commessa e al personale impiegato sull’attività Amex, che si concluderà entro il 28 febbraio e il cui unico criterio sarà quello della non opposizione.

L’azienda si impegna, inoltre, ad avviare un percorso di qualificazione nell’ambito IT, sempre per personale di staff e non assegnato ad alcuna commessa.

L’accordo quadro prevede, infine, la sottoscrizione dell’accordo di CIGS dal 1° febbraio al 28 febbraio per il bacino ex Alitalia di 72 lavoratori allocati a Palermo e 3 presso la sede di Rende e dal 1° marzo al31 luglio 2023 per tutto il personale aziendale, compresa quindi la platea ex Alitalia.

Il trattamento di integrazione salariale verrà anticipato dall’azienda.

Ricorso alla CIGS

Nel secondo accordo viene stabilito il ricorso alla CIGS nei termini sopra riportati. Le OO.SS. hanno chiesto il recupero salariale anche per il mese di gennaio 2023 anche dei 75 dipendenti

Almaviva che hanno rinunciato al passaggio in Covisian. Almaviva si è dichiarata disponibile a risolvere tale problematica. Le Segreterie Nazionali esprimono una valutazione positiva dell’incontro in quanto con gli accordi sottoscritti viene stabilita quella base necessaria per affrontare il percorso impostato presso il MIMIT a cui dovranno però seguire ulteriori passi decisivi da parte delle istituzioni competenti.

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