di Michele Giuliano
PALERMO - La discriminazione è materia del diritto che interessa sempre più svariati campi, soprattutto in ambito lavorativo. Bisogna essere pronti ad affrontare i diversi casi che si possono presentare: questo è diventato una priorità per ogni avvocato. Lo ha dimostrato la grande partecipazione alla prima edizione del “Corso regionale di formazione per avvocate e avvocati in diritto antidiscriminatorio”. Così tanto che la consigliera regionale della Parità, Margherita Ferro, ha programmato sia l'ampliamento del numero dei partecipanti alla prima edizione del corso sia la calendarizzazione di ulteriori e successive edizioni.
Al momento sono previsti 18 incontri, da svolgersi entro la fine di gennaio 2021. La finalità del corso è quella di preparare adeguatamente la classe forense ai principi e alle norme antidiscriminatorie nel campo lavorativo, a saper riconoscere e affrontare questi casi con il giusto approccio culturale e l’adeguato bagaglio professionale.
Gli incontri serviranno a fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie che consentiranno di muoversi agevolmente in un settore particolarmente complesso e delicato come quello del diritto non discriminatorio, nel quale convergono i profili di diritto europeo, costituzionale, civile, penale e amministrativo che si intrecciano con aspetti di organizzazione e gestione aziendale, da un lato, e le politiche di genere nazionali, dell’UE e internazionali, dall’altro.
Per spiegare al meglio la materia, il corso sarà integrato con l’esposizione e l’esame congiunto di alcuni casi pratici con le più significative pronunce giurisprudenziali in materia. I partecipanti al corso avranno accesso all’inserimento in una short list dell’Ufficio della consigliera regionale di parità per la nomina quali difensori in giudizi inerenti alla materia antidiscriminatoria.
Il corso si sviluppa in 40 ore complessive, articolate in due giornate della durata di 2 o 3 ore ad incontro, il venerdì pomeriggio e il sabato mattina ogni 15 giorni e su piattaforma virtuale. Sono previsti anche tre momenti di confronto in aula (reale o virtuale) su role play e cases studies della durata di 1 ora ciascuno.
I diversi incontri permetteranno di stilare prima un quadro generale sull’argomento discriminazione, parlando di eguaglianza, parità e del principio di non discriminazione: in particolare, si parlerà del principio di parità di trattamento, delle molestie sessuali sul lavoro, dei licenziamenti discriminatori, degli aspetti processuali, da analizzare attraverso casi concreti.
Quindi ci si focalizzerà sulle pari opportunità nella Pubblica Amministrazione: i piani triennali, il ruolo del consigliere di fiducia, la contrattazione collettiva, e anche in questo caso si passerà ad analizzare le esperienze giurisprudenziali. Ancora, ci si sposterà sul tema della violenza di genere, in quanto violazione dei diritti umani, e sulle discriminazione multiple.
I docenti e i tutor che seguiranno gli allievi sono stati individuati sulla base del curriculum scientifico e professionale in coerenza con i temi trattati, tra professionisti di comprovata esperienza nel settore di riferimento e professori o ricercatori universitari, unitamente a funzionari pubblici operanti nel settore.
Il corsista è tenuto alla frequenza di almeno l’80% delle attività formative previste e deve presentare obbligatoriamente una tesina finale multimediale. Al termine del corso, ai candidati risultati idonei per presenze, verrà rilasciato attestato di partecipazione. L'evento è in fase di accreditamento da parte del Consiglio Nazionale Forense.
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