Metalmeccanici, aumenti in busta paga da giugno 2025: quanto spetta e perché

Metalmeccanici, aumenti in busta paga da giugno 2025: quanto spetta e perché

Metalmeccanici, aumenti in busta paga da giugno 2025: quanto spetta e perché

A partire da giugno 2025, circa 1,5 milioni di operai e impiegati metalmeccanici vedranno un incremento nei minimi retributivi. Si tratta di un adeguamento automatico previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) metalmeccanico, firmato nel 2021 e ancora in attesa di rinnovo. L’aumento deriva dalla rivalutazione legata all’inflazione IPCA al netto degli energetici importati (IPCA-NEI), un meccanismo pensato per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori.

Aumenti in arrivo: quanto e per chi

L’adeguamento riguarda tutti i livelli contrattuali del settore metalmeccanico, ma gli importi esatti saranno confermati solo dopo la pubblicazione ufficiale dei dati da parte dell’Istat, attesa per giugno. Le stime attuali, basate su un’inflazione IPCA-NEI dell’1,3% a dicembre 2024, indicano aumenti più contenuti rispetto alle aspettative sindacali (che ipotizzavano un +1,9%).

Ecco una sintesi degli aumenti stimati per livello:

Livello Retribuzione base Aumento stimato
A1 €2.800,71 +€36,41
B3 €2.735,18 +€35,56
B2 €2.449,99 +€31,85
B1 €2.283,65 +€29,69
C3 €2.130,56 +€27,20
C2 €1.989,38 +€25,86
C1 €1.948,18 +€25,33
D2 €1.906,99 +€24,79
D1 €1.719,67 +€22,36

Questi incrementi saranno visibili nel cedolino di giugno 2025.

Rinnovo contrattuale fermo: sindacati sul piede di guerra

Nonostante gli aumenti, le tensioni nel settore restano alte. Il rinnovo del contratto 2024-2027 è fermo e il confronto tra sindacati e associazioni datoriali è ancora in fase di stallo. Le organizzazioni sindacali denunciano la distanza tra le proprie richieste — 280 euro lordi di aumento per il livello C3 — e la proposta delle controparti, ferma a 173 euro.

Uno dei nodi più contestati è l’uso dell’indice IPCA-NEI come parametro di adeguamento: escludendo l’impatto dei prezzi energetici (uno dei fattori principali dell’attuale crisi del potere d’acquisto), secondo i sindacati si finisce per penalizzare proprio i lavoratori.

Sciopero nazionale il 23 maggio 2025

In risposta alla situazione di stallo, l’USB (Unione Sindacale di Base) ha proclamato uno sciopero nazionale del comparto metalmeccanico per venerdì 23 maggio 2025. Lo sciopero, della durata di 8 ore, punta a rilanciare le rivendicazioni contrattuali e a esercitare pressione sul governo e sulle controparti per sbloccare la trattativa. Gli aumenti in arrivo rappresentano un segnale positivo, ma non risolvono il malcontento diffuso tra i lavoratori metalmeccanici, ancora in attesa di un contratto equo e aggiornato rispetto ai profondi cambiamenti economici e sociali in corso.

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