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Palermo, presentato il “Manifesto” per l’occupazione femminile

Palermo, presentato il “Manifesto” per l’occupazione femminile

Palermo, presentato il “Manifesto” per l’occupazione femminile

PALERMO - Comune e rappresentanti delle organizzazioni datoriali e sindacali della città hanno presentato il “Manifesto per l’occupazione femminile a Palermo”. Il documento programmatico, intitolato “Fimmini, Palermo è/e lavoro”, è stato illustrato nella sala Carmela Petrucci di Palazzo Ziino, nel corso di un’iniziativa pubblica svolta in modalità mista, cui hanno partecipato, da remoto, il sindaco Leoluca Orlando e, in presenza, gli assessori al Lavoro e alla Parità di Genere, Giovanna Marano, e alla Cittadinanza solidale, Maria Cinzia Mantegna.

Obiettivo dell’iniziativa: attivare un tavolo di lavoro che, sulla base del “Manifesto” illustrato da Maria Elena Oddo, presidente Giovani imprenditori Sicindustria, ed Enza Pisa, responsabile Coordinamento donne Cgil Palermo, possa impegnarsi in modo unitario e trasversale affinché il riavvio dell’economia in città, attraverso le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, non sia l’ennesimo miraggio ma un’opportunità concreta per recuperare il divario occupazionale, pesantemente aggravato dalla pandemia, per ridurre le diseguaglianze di genere e per avvicinarci ad una vera parità.

“Esprimo - ha detto il sindaco Orlando - un apprezzamento speciale per questa iniziativa, che promuove un cambio culturale ma soprattutto un importante cambio di paradigma. La ripartenza al femminile significa cogliere il senso profondo del cambio dei paradigmi culturali imposti dalla pandemia. Siamo davanti a un’occasione storica per introdurre elementi innovativi. E potremo realmente riprenderci, dopo la crisi pandemica, solo se abbracceremo il cambiamento. Altrimenti continueranno intollerabili discriminazioni nel campo sociale e nel campo del lavoro”.

“A Palermo – ha aggiunto Giovanna Marano - per utilizzare al meglio le ingenti risorse messe a disposizione dal Pnrr occorre un grande impegno unitario e trasversale, per fare in modo che la transizione digitale e ambientale, i due obiettivi sui quali si concentra il maggiore investimento economico del Piano, possano avere un impatto significativo anche sull’occupazione femminile. È indispensabile lavorare insieme affinché possano usufruire di questa opportunità tutte coloro che sono orientate verso specializzazioni, master e corsi di formazione relativi a tali indirizzi. Se le donne non riusciranno a intercettare i fondi riservati a due obiettivi fondamentali, guadagnare punti percentuali verso il raggiungimento della parità di genere sarà difficile”.

Il gruppo di lavoro impegnato nell’elaborazione del “Manifesto”, ha cominciato il percorso il 14 maggio scorso, in seno a un’altra iniziativa pubblica che si è tenuta online alla presenza di Valeria Fedeli, senatrice e componente Commissione Lavoro, e Linda Laura Sabbadini, dirigente generale Dipartimento Statistica Istat. In base a quanto emerso dai momenti di confronto, sono stati individuati gli obiettivi per avvicinarsi a una piena occupazione delle donne, poi inseriti nel “Manifesto”: incremento degli investimenti in infrastrutture sociali, governance e valutazione di impatto di genere, strategie formative, Stem e contrasto agli stereotipi di genere; sviluppo imprenditoria femminile, gender procurement e investimenti in parità; percorsi di orientamento e accompagnamento per l’inserimento lavorativo per le donne in uscita dai percorsi di violenza; istituzione di un Osservatorio sulla buona occupazione femminile, promozione del benessere organizzativo (aziendale) anche in ottica di riequilibrio della vita lavorativa e personale delle lavoratrici; dare vita a un Care deal e a un progetto anche europeo sulle statistiche di genere del lavoro pagato e non, come base per un calcolo del Pil.

“Il ‘Manifesto per l’occupazione femminile a Palermo – ha commentato il consigliere comunale del Pd, Milena Gentile - è uno strumento strategico di fondamentale importanza per una città che nel 2020 ha registrato il 65% di donne inattive nella fascia di età compresa tra i 15 e i 64 anni di età. Un dato estremamente allarmante che ci impone l’uso di strumenti straordinari che consentano al Comune di orientare le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza in modo efficace per recuperare i gravi squilibri di genere nei tanti ambiti in cui si manifestano, a partire dalle opportunità per le donne palermitane di fare un lavoro per cui hanno studiato e si sono formate e con tutte le necessarie garanzie di fuoriuscita dal lavoro nero e sottopagato”.

“Esprimo una personale soddisfazione – ha aggiunto - per la scelta di accogliere tra le priorità individuate nel documento la necessità della democrazia paritaria come presupposto imprescindibile per una democrazia compiuta e per uno sviluppo economico sostenibile”.

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