Nel 2026 non sarà obbligatorio aspettare i 67 anni per la pensione di vecchiaia: chi possiede determinati requisiti potrà usufruire delle formule di pensione anticipata.
Secondo le proiezioni, l’età media effettiva di uscita dal lavoro resterà intorno ai 64 anni, grazie a tre percorsi principali.
1. Pensione anticipata ordinaria
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Nessun limite di età.
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Requisiti contributivi: 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne.
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Decorrenza dopo una finestra di 3 mesi.
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Assegno calcolato con le regole generali del sistema previdenziale.
2. Pensione anticipata contributiva
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Riservata a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996.
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Accesso a 64 anni, con almeno 25 anni di contributi effettivi (che diventeranno 30 dal 2030).
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L’assegno deve superare 3 volte l’importo dell’assegno sociale, quindi riservata soprattutto a chi ha avuto una carriera stabile e con redditi medio-alti.
3. Quota 41 per lavoratori precoci
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Accessibile a chi ha almeno un anno di contributi prima dei 19 anni.
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Richiede 41 anni di contributi totali, indipendentemente dall’età.
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Riservata a determinate condizioni: disoccupazione, invalidità, attività gravose o assistenza a familiari disabili.
di Marco Cavallaro
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