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Sanità, appello dei sindacati: “Fermate i concorsi”

Sanità, appello dei sindacati: “Fermate i concorsi”

Sanità, appello dei sindacati: “Fermate i concorsi”

Il concorso per le assunzioni all'Asp di Palermo parte domani. Ma i sindacati lanciano un ultimo appello: “Fermate tutto e aspettate”. Perché nel frattempo, qualche novità potrebbe arrivare da Roma.

L'asse Roma-Caltanissetta

Arriverà, infatti, domani in Aula a Palazzo Madama il "Milleproroghe" e dovrà passare poi alla Camera per la conversione in legge entro il 27 febbraio.

Il decreto ha preso forma con l’esame degli emendamenti da parte della commissione Affari Costituzionali e Bilancio del Senato, tra cui quello che consente la stabilizzazione del personale tecnico e amministrativo reclutato durante l’emergenza Covid.

Sempre domani, a Caltanissetta, prenderà il via il concorso a tempo indeterminato bandito dall’Asp di Palermo per 54 posti di programmatore informatico, tutt’ora occupati da coloro che hanno superato la procedura a tempo determinato durante l’esplosione della pandemia.

I sindacati chiedono la sospensione dei concorsi

Dopo la richiesta di sospensione della selezione arrivata dal sindacato Cisal, oggi si aggiunge anche quella della Fials che, in virtù delle novità che stanno arrivando da Roma, chiede la sospensione non soltanto di quello per programmatori, ma di tutti i concorsi in itinere, per procedere prima con un censimento dei precari che hanno (o avranno dopo l’approvazione del decreto Milleproroghe) i requisiti per essere assunti.

«Oggi c’è stato incontro tra la Fials e l’ufficio del personale dell’Asp di Palermo a cui il sindacato ha chiesto di sospendere tutte le procedure concorsuali in itinere. Sarebbe più opportuno, da parte dell’azienda, aspettare le eventuali variazioni che saranno dettate dal governo nazionale sulla Legge 234/21 – ha dichiarato a Qds Giuseppe Forte, commissario straordinario della Fials - che molto probabilmente andranno a modificare non solo i termini dei 18 mesi di anzianità di servizio, i quali pare che saranno spostati fino a dicembre 2024, ma andranno a modificare anche i soggetti destinatari.

L’azienda ha sempre il potere di revocare il concorso, anche se sono state già avviate le procedure di selezione, per valutare se stabilizzare il personale precario sia secondo la Legge Madia (D. Lgs. 75/2017) sia secondo la Legge di Bilancio».

Cosa succede con l’approvazione del decreto Milleproroghe?

Con la Legge di Bilancio 2022 è stata approvata la possibilità di stabilizzare il personale sanitario che, assunto durante l’emergenza Covid, abbia raggiunto i 18 mesi di servizio presso una struttura sanitaria, limitando però così il campo ed escludendo il personale tecnico e amministrativo. Proprio per colmare questo gap è stato inserito nel decreto Milleproroghe un emendamento che consente la stabilizzazione anche del personale non medico-sanitario, tra cui rientrano pure i 54 programmatori informatici in questione. Inoltre, al termine della proroga, che dovrebbe essere fissata al 31 dicembre 2023, molti dei soggetti in questione maturerebbero anche i requisiti per essere assunti a tempo indeterminato secondo la legge Madia, per cui è necessario aver svolto 36 mesi di servizio in una finestra temporale di 8 anni, a prescindere dalla questione Covid.

Alla luce di queste informazioni la Fials ha chiesto, quindi, di effettuare un censimento di tutto il personale del Comparto e della Dirigenza, al fine di individuare i soggetti che abbiamo maturato i requisiti per la stabilizzazione, prima di proseguire con l’espletamento dei concorsi.

I tempi

Domani, dunque, inizierà la discussione in Aula che potrebbe modificare i parametri per le stabilizzazioni e, contemporaneamente, partirà il concorso per 54 programmatori a tempo indeterminato a Caltanissetta, per cui l’assessorato avrà difficoltà ad intervenire a causa delle tempistiche.

«L’assessore Volo dovrebbe fare lo stesso tipo di lavoro che ha fatto la regione Puglia, cioè un decreto con cui ha stabilito delle priorità delle stabilizzazioni per tutte le strutture sanitarie regionali, decidendo di procedere prima con le stabilizzazioni e poi con i concorsi – ha riferito ancora il sindacalista Giuseppe Forte - Siccome la stabilizzazione da parte delle aziende non è obbligatoria, il decreto è stato formulato come se fosse progetto con degli obiettivi da raggiungere, pena la predita dell’incarico da parte del manager.

Tutto ciò è nato perché c’è un precedente nella città di Taranto in cui hanno tentato di scavalcare alcuni lavoratori che dovevano essere stabilizzati con la legge Madia indicendo un concorso pubblico. I precari fecero ricorso e vinsero, per cui l’amministrazione fu costretta a stabilizzarli. Se domani varierà la norma, i lavoratori potranno anche proporre un ricorso facendo riferimento a questa sentenza del Consiglio di Stato e bloccare il concorso».

Sonia Sabatino

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