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Sanita, basta concorsi, prima i “precari Covid”

Sanita, basta concorsi, prima i “precari Covid”

Sanita, basta concorsi, prima i “precari Covid”

Sospensione di tutti i concorsi, sia quelli non ancora avviati sia quelli già in corso ma le cui graduatorie non siano ancora state pubblicate. Tutto per permettere la stabilizzazione di una parte dei precari della sanità che hanno lavorato durante l'emergenza Covid. La decisione è stata presa ieri dall'assessore alla Salute Giovanna Volo, che per dare seguito al protocollo d'intesa firmato da uno sparuto numero di sindacati qualche settimana fa, ha dovuto firmare una direttiva rivolta alle Asp che bloccasse le nuove assunzioni e "conservasse" così il posto al personale "impiegato durante l’emergenza Covid-19 favorendone, in presenza dei requisiti di legge, i percorsi di stabilizzazione".

La direttiva alle Asp

Le Asp sono state quindi invitate, entro trenta giorni, ad "aggiornare i piani di fabbisogno del personale" ed "esaurito tale adempimento, le Aziende dovranno effettuare uno step ricognitivo del personale avente i requisiti previsti dalla normativa in materia di stabilizzazioni, individuando i posti vacanti da destinare alle procedure di stabilizzazione, nel rispetto del limite del 50% delle complessive risorse assunzionali".Restano esclusi dalla direttiva i concorsi per l'assunzione di personale di area medica, “le cui croniche carenze di personale non possono incidere sulle scelte di programmazione".

Le proteste

Il documento è stato firmato dopo le proteste dei giorni scorsi di alcuni sindacati, in primis la Fials Sicilia, che avevano lamentato come l'assessorato non avesse emanato "alcuna direttiva" volta a regolamentare questa fase, e che "i commissari si muovono in ordine sparso, rifiutandosi in certi casi di rinnovare i contratti anche su posti vacanti in organico".

Chi resta fuori

Una vittoria per quella parte di precari che lotta da mesi per la stabilizzazione, ma ricordiamo chi rimane fuori: prima di tutto ci sono parte dello stesso bacino dei precari, e cioè i tecnici informatici che hanno lavorato anche loro nelle Asp durante l'emergenza Covid e che dal protocollo d'intesa con la Regione sono rimasti esclusi. Motivo per cui quasi tutti i sindacati presenti al tavolo con l'assessore si sono rifiutati di firmare l'intesa. Loro non verranno stabilizzati per via di una interpretazione "rigida" del disegno di legge Milleproroghe, che ha disciplinato - appunto - le stabilizzazioni. Per l'assessore Volo, infatti, ha diritto alla stabilizzazione solo il personale con ruolo amministrativo e non tecnico, anche se - a sentire i precari - nel Milleproroghe non si parli di ruolo, e lo dimostra il fatto che altri tecnici siano stati assunti nelle Asp di altre regioni d'Italia sempre sulla base della stessa legge.

Chi ha partecipato ai concorsi

A fare le spese di questa direttiva, però, non ci sono solo i precari dell'emergenza Covid, ma anche tutti quelli che si erano iscritti, o in alcuni casi hanno già partecipato, ai tanti concorsi banditi dalle Asp in questi anni e per i quali, in moltissimi casi, non sono ancora state pubblicate le graduatorie. Cosa più assurda che, tra i concorsi che adesso verranno bloccati, ci sono anche quelli delle cosiddette "categorie protette": persone con invalidità, non vedenti o sordomute, vittime o parenti di vittime di terrorismo o criminalità organizzata. Soltanto l'Asp di Palermo, ad esempio, ha ben due procedure al momento attive per l'assunzione di personale amministrativo in queste categorie. Dopo anni di attesa e con le graduatorie inspiegabilmente ancora non pubblicate, queste persone si vedranno, adesso, scavalcare da altri precari che, però, lamentano: "non hanno mai fatto un concorso per accedere alla Pubblica Amministrazione".

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