Oggi 3 aprile giornata cruciale per il futuro di STM. L’azienda presenterà il suo piano strategico alle ore 12, ma già dalla mattina la vertenza sarà al centro dell’attenzione. Dalle 10:30, infatti, i lavoratori di tutti i siti italiani di STM parteciperanno a un presidio unitario organizzato da tutte le Organizzazioni Sindacali. Dalla Sicilia, oltre 100 lavoratori hanno raggiunto Roma per unirsi alla mobilitazione.

Sindacati in pressing: servono garanzie su investimenti e occupazione

Dopo gli annunci sugli investimenti futuri, come il SiC Campus a Catania e la fabbrica 12 pollici ad Agrate, ora STM dovrà chiarire come intende conciliare questi progetti con il piano di riduzione dei costi e la rimodulazione della base produttiva. Su questo punto, il Coordinatore nazionale Fismic, Saro Pappalardo, ha dichiarato: “STM deve spiegare come intende completare questi importanti investimenti senza compromettere la produzione e l’occupazione, visto che l’amministratore delegato Chery ha parlato più volte di tagli e riorganizzazioni.”

I sindacati sono compatti e ribadiscono che una riduzione della capacità produttiva e occupazionale è inaccettabile, soprattutto considerando i finanziamenti pubblici ricevuti da STM per sostenere la crescita e lo sviluppo in Italia.

Un’azienda strategica da tutelare

Al fianco dei lavoratori si schiereranno anche le Istituzioni locali, che avranno un ruolo fondamentale per ottenere un esito positivo dalla trattativa. STM conta in Italia circa 13.000 dipendenti, oltre all’indotto, di cui 5.400 solo a Catania. Un ridimensionamento dell’azienda avrebbe un impatto devastante per migliaia di famiglie. “STM non è solo un’azienda strategica da proteggere, ma una speranza di vita per molte persone: nessuno pensi di poterla ridimensionare,” conclude Pappalardo.