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Auto blu all'Assemblea regionale siciliana, ecco a chi spetteranno

Auto blu all'Assemblea regionale siciliana, ecco a chi spetteranno

Auto blu all’Assemblea regionale siciliana, ecco a chi spetteranno

Un'auto di prestigio – come una berlina di grandi dimensioni – per il presidente Gaetano Galvagno e altre sette di un gradino appena sotto a disposizione degli altri deputati del Consiglio di presidenza. È l'ultima lista della spesa fatta dall'Assemblea regionale siciliana (Ars). La gara d'appalto, riguardante il noleggio a lungo termine di otto auto blu, è stata pubblicata la scorsa settimana e dovrebbe garantire sin dall'estate il rinnovo, per tre anni, delle vetture di rappresentanza ai vertici di sala d'Ercole a un costo che sfiora i 300mila euro.

Potenza e comfort

Di cilindrata non inferiore ai duemila centimetri cubi e con una potenza di almeno 170 cavalli, dotate di cambio automatiche, le autovetture di cui si doterà il Parlamento siciliano dovranno essere nuovissime. “Immatricolazione non anteriore a dieci giorni dalla data di consegna”, viene specificato nel bando pubblicato sulla piattaforma telematica a cui case costruttrici e rivenditori potranno fare riferimento, fino al 30 aprile, per formulare l'offerta economica. L'individuazione delle caratteristiche delle auto blu – tutte a quattro porte e con carrozzeria berlina tre volumi – su cui viaggeranno i deputati siciliani si direbbe non aver tenuto particolarmente conto della questione ambientale: le otto vetture, infatti, dovranno essere fornite con alimentazione rigorosamente a diesel. Una scelta che probabilmente ha tenuto conto delle distanze che si ritiene saranno percorse: nel bando è previsto una percorrenza media per veicolo di 150mila chilometri nei tre anni di servizio. Se si superasse la soglia, l'Ars sarà chiamata a pagare nove centesimi per ogni mille metri in più. E se al cambio dell'olio, alla benzina e al mantenimento della pulizia dovrà chiaramente pensarci il cliente – ovvero l'Ars –, chi si aggiudicherà l'appalto dovrà fornire quattro treni gomme per ogni vettura, in modo tale da garantire pneumatici nuovi ogni 30mila chilometri.

Ars, a chi spetteranno le auto blu

La base d'asta è stata fissata in 295.200 euro. A tale cifra si arriva calcolando un canone mensile di 1200 euro per l'autovettura appartenente al segmento E – le cosiddette berline di lusso – che sarà assegnata al presidente dell'Ars Gaetano Galvagno, mentre la base d'asta per le altre sette auto è stata fissata in mille euro al mese. Oltre a Galvagno, a comporre il Consiglio di presidenza dell'Assemblea, e dunque ad avere diritto all'uso dell'auto blu, saranno i vicepresidenti Nuccio Di Paola, che però a inizio legislatura ha annunciato la rinuncia al servizio, e Luisa Lantieri, nonché i deputati questori Giuseppe Lombardo, Vincenzo Figuccia, Emanuele Dipasquale, Riccardo Gallo, Giuseppe Galluzzo, Serafina Marchetta e Matteo Sciotto. Per tutti loro, i mezzi di rappresentanza dovranno essere dotati, oltre che delle comuni assicurazioni, anche della polizza che protegge da danni causati da “tumulti popolari e sommosse, nonché atti dolosi di terzi e di terrorismo o di sabotaggio organizzato”.

L'inchiesta della procura di Palermo

L'anno scorso, l'uso delle auto blu da parte della politica siciliana è finito nel mirino della magistratura in occasione dell'indagine sullo spaccio di cocaina nel ristorante di Villa Zito, a Palermo. Se il principale accusato è stato il noto chef Mario Di Ferro, che a inizio febbraio ha deciso di patteggiare, nelle carte dell'inchiesta sono finite anche le cessioni di droga a Gianfranco Miccichè, ex presidente dell'Ars e oggi deputato d'opposizione, e a Giancarlo Migliorisi, il capo della segreteria tecnica di Galvagno, poi licenziato da quest'ultimo in seguito allo scandalo. Sia Miccichè che Migliorisi, stando alla tesi dei magistrati, ottennero la droga arrivando a Villa Zito a bordo di auto blu. All'epoca dell'indagine – stando a quanto ricostruito da La Repubblica – le auto di rappresentanza dell'Ars avevano avuto un costo annuale di circa 170mila euro, quindi maggiore rispetto a quello che a sala d'Ercole si ritiene di spendere nel prossimo futuro.

La polemica ai tempi di Crocetta

Le auto blu sono uno dei simboli del potere e, per questo, spesso foriere di polemiche contro quella che – specialmente negli anni in cui Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle erano in rampa di lancio – è stata definita “la casta”. Il tema, in passato, è entrato anche a sala d'Ercole. A portarlo, però, non sono stati i pentastellati quanto Marco Falcone. Era infatti il 2015, quando Falcone – all'epoca deputato d'opposizione di Forza Italia e oggi assessore all'Economia del governo Schifani – fu il primo firmatario di un'interrogazione parlamentare in merito a una gara d'appalto per il noleggio di cinque auto blindate. Destinatario dell'interrogazione e delle critiche, nonché principale futuro fruitore delle autovetture, l'allora presidente della Regione Rosario Crocetta: “In un periodo in cui il contenimento della spesa dovrebbe essere prioritario, si continua incautamente a disperdere danaro pubblico, somma che poteva essere utilizzata per più nobili iniziative”, attaccò Falcone, lamentando “lo spropositato numero di auto a disposizione della Pubblica amministrazione regionale”.

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