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Ballottaggi, le conseguenze del trionfo di Franco Micciché

Ballottaggi, le conseguenze del trionfo di Franco Micciché

Ballottaggi, le conseguenze del trionfo di Franco Micciché

E' innegabile che ad Agrigento la destra abbia trionfato stringendosi attorno al candidato "putiniano" Franco Micciché, ma questo potrebbe produrre conseguenze su un Governo regionale dagli equilibri già fragili. Tra i big sponsor di Firetto c'era infatti il deputato Carmelo Pullara, capogruppo dei Popolari e autonomisti all'Assemblea regionale siciliana, uno dei pochi a essere riuscito a mantenere unito il gruppo del centrodestra che ha finora sostenuto la Giunta Musumeci. Pullara è stato l'unico a criticare in modo aperto Musumeci per l'endorsement a Miccichè, espressione di Vox Italia, il movimento sovranista di Diego Fusaro appoggiato dall'agenzia Sputinik, l'ex Voice of Russia. Nella città dei Templi, dunque dopo un mandato, Lillo Firetto, sostenuto da liste civiche di centro ma anche da Pd e Iv, ha dovuto lasciare la poltrona al medico che al primo turno, quando a sorpresa, si era piazzato primo guadagnandosi il sostegno di DiventeràBellissima, Forza Italia e FdI. Miccichè ha stravinto con oltre venti punti di vantaggio, superando il 60% dei consensi, mentre Firetto si è fermato a meno del 40%. Ma questo risultato, come detto, potrebbe avere ripercussioni sugli assetti, già fragili, del centrodestra in Assemblea siciliana a causa della manifesta ira di Pullara. Con l'addio di Firetto, tra l'altro, naufraga anche l'esperienza di civismo che l'ex sindaco stava portando avanti. Festeggia il Pd a Carini A Carini, intanto, polo industriale a poco più di venti chilometri da Palermo, il centrosinistra, "orfano" del M5s, riesce comunque a spuntarla sulla destra. Seppur di misura, l'uscente Giuseppe Giovì Monteleone, che in campagna elettorale aveva avuto il sostegno del ministro Francesco Boccia, ha battuto sul rivale Salvatore Totò Sgroi (centrodestra): 51,01 a 48,99%. Appena 230 voti in più. Polemiche c'erano state in paese per il fatto che il candidato sindaco (battuto) del M5s avesse accettato la promessa di una poltrona d'assessore da parte di Sgroi in cambio di un appoggio alla destra. "E' un bel risultato la riconferma di Giovì Monteleone - ha commentato ieri il segretario dem in Sicilia, Anthony Barbagallo - Un sindaco targato Pd, storico iscritto, che ottiene il secondo mandato dopo il buon lavoro svolto nei primi cinque anni: riparte dal teritorio e dalle esigenze dei cittadini per riaffermare la buona politica". Sindaci civici ad Augusta e Floridia Molto locale il voto negli altri due Comuni in cui si votava, entrambi del Siracusano: Augusta e Floridia, dove sono stati eletti due sindaci civici. Ad Augusta Giuseppe Di Mare ha superato l’altro candidato alla poltrona di primo cittadino, il medico Giuseppe Gulino, che nell’ultima settimana di campagna elettorale per il ballottaggio, aveva scoperto di esser stato contagiato dal coronavirus e, attraverso un post su Facebook, l’aveva comunicato ai cittadini di Augusta. “Benvenuto futuro” ha scritto su Fb Di Mare non appena è stato certo della propria elezione. A Floridia Marco Carianni, superando Salvatore Burgio, è diventato il più giovane della storia del paese del Siracusano: ha infatti solo 24 anni. Entrambi i candidati al ballottaggio erano espressione di liste civiche. Bassa l'affluenza in tutti e quattro i comuni alle urne in questo secondo turno di amministrative: meno 14/20 per cento rispetto al primo turno.

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