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Coronavirus, continua all'Ars il dibattito sulla sfiducia a Razza

Coronavirus, continua all'Ars il dibattito sulla sfiducia a Razza

Coronavirus, continua all’Ars il dibattito sulla sfiducia a Razza

Intorno alle venti di ieri sera il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè ha sospeso il dibattito sulla "mozione di sfiducia" all'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per come ha condotto l'emergenza coronavirus, rinviandolo a oggi. Fava, "Maggioranza in conclave" La seduta è prevista per le sedici, sempre che cominci in orario. Ieri infatti numerose riunioni di maggioranza l'avevano rallentata, provocando la reazione del presidente dell'Antimafia regionale Claudio Fava: "La discussione sulla censura e Razza - ha detto -doveva cominciare un'ora e mezza fa, ma la maggioranza non c'è: si è chiusa in conclave da qualche parte nel Palazzo fregandosene dell'aula. Per decidere come votare? Per confortare i dubbiosi? Per riallineare gli indisciplinati? Per far passare la nottata? Una fotografia dell'inossidabile compattezza del centrodestra siciliano attorno al suo assessore alla sanità". Lupo punta sui numeri Primi firmatari della censura a Razza erano stati lo stesso Fava e i capigruppo del Pd Giuseppe Lupo e del M5s Giorgio Pasqua. E a illustrarla all'Assemblea con un fortissimo ritardo sulla tabella di marcia (erano quasi le diciannove) è stato proprio Lupo, che ha puntato tutto sui numeri. "La gestione dell'assessore Razza - ha detto il capogruppo dem - ha portato la Sicilia a far registrare una crescita impressionante di contagi da settembre a ora, cioè da quando le Regioni hanno avuto maggiore autonomia e responsabilità nell'emergenza covid. Non lo diciamo noi, lo dicono i numeri". Lupo ha definito la gestione Razza-Musumeci "un pericoloso mix di irresponsabilità, incapacità e improvvisazione". Il rappresentante del Pd ha ricordato come nella prima fase dell'epidemia, nella scorsa primavera, la Sicilia fosse stata solo sfiorata dal contagio grazie soprattutto al lockdown in tutto il Paese deciso dal governo nazionale. Lupo ha sottolineato come poi, da settembre a oggi, ogni Regione si sia confrontata con la propria capacità di riorganizzare la rete sanitaria e ospedaliera, "e in Sicilia i nodi della gestione Razza sono venuti al pettine: fino al primo settembre avevamo avuto nell'isola 4.350 contagi, da quella data al 24 novembre ci sono stati 51.334 casi in più". I morti in Sicilia triplicati in tre mesi Il capogruppo dem all'Ars ha poi sottolineato come i decessi, "287 fino al primo settembre, da allora al 24 novembre sono più che triplicati, arrivando a 1.275". "Si doveva e si poteva - ha concluso - fare di più per limitare le conseguenze della pandemia nell'isola. Le responsabilità dell'assessore Razza sono enormi, per questo motivo ne abbiamo chiesto la rimozione. Ma altrettanto gravi sono le responsabilità del presidente Musumeci che si ostina a difendere una gestione dell'emergenza sanitaria in Sicilia oggettivamente indifendibile". Razza come Blissett, un bidone E nel giorno della morte di Diego Armando Maradona il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, nella sua qualità di deputato regionale è intervenuto dal pulpito dell'Ars centrando il suo intervento su un paragone calcistico. "Certo non era facile - ha detto rivolgendosi al governatore Nello Musumeci - piazzare un Van Basten all'assessorato alla Salute, ma lei ha proprio scelto Luther Blissett, uno dei più grandi bidoni della storia".
Prima, Barbagallo aveva sottolineato come la mozione di censura nei confronti dell'Assessore alla Salute non fosse soltanto un atto parlamentare, ma rappresentasse "la sfiducia delle piazze e dei siciliani nei confronti del Governo regionale, del presidente Musumeci e di Razza, appunto". Nemmeno la maggioranza solidale con Razza "Un assessore isolato - ha aggiunto - e che si muove in perfetta solitudine, nei confronti del quale non si è levata la solidarietà di nessuno, neanche da parte della maggioranza, esclusa ovviamente quella del movimento nato e strutturato ad immagine e somiglianza del presidente Musumeci. Tutto questo mentre il virus dilaga, un migliaio di siciliani deceduti, imprese al tracollo".

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