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Coronavirus e Natale, Musumeci “Pronti al peggio ma ottimisti”

Coronavirus e Natale, Musumeci “Pronti al peggio ma ottimisti”

Coronavirus e Natale, Musumeci “Pronti al peggio ma ottimisti”

di Raffaella Pessina -

PALERMO - Ha preso il via il piano dei controlli di coloro che nei prossimi giorni e fino al lockdown del Natale arriveranno in Sicilia. La Regione siciliana avrebbe calcolato che almeno 60 mila, forse anche 70 mila, saranno coloro che arriveranno prima che scattino i divieti di Natale previsti dal nuovo Dpcm. Il governatore Musumeci ieri mattina si è recato all’aeroporto Fontanarossa di Catania per rendersi conto personalmente della situazione.

Il presidente della Regione ha incontrato gli operatori del servizio sanitario regionale che effettueranno i tamponi rapidi ai passeggeri per limitare il contagio del Coronavirus. Per Musumeci, i controlli per chi arriva in Sicilia “arrivano assolutamente nel momento giusto. Questo tipo di misura non è obbligatoria – ha detto - abbiamo deciso noi di adottarla per rendere più sicura la comunità siciliana. Prima di avviarla avevamo bisogno di preavvertire chi arrivava in Sicilia e abbiamo dato 4-5 giorni di tempo”.
Musumeci si è detto soddisfatto dell’organizzazione. “Nel primo giorno di avvio della mia ordinanza – ha detto – ho verificato l'efficienza e l'organizzazione perfetta che abbiamo predisposto, in collaborazione con la società che gestisce lo scalo di Catania e la stessa cosa vale per l'aeroporto di Palermo. Non ci sono file, non c'è ressa, i passeggeri sono soddisfatti, la comunità siciliana è rassicurata dal fatto che chi rientra in Sicilia deve dimostrare di non essere positivo al Covid. Possiamo affrontare questo periodo natalizio con serenità, ma anche con grande senso di responsabilità. Questa postazione è stata immaginata e realizzata anche all'arrivo delle stazioni ferroviarie. Sono convinto che stiamo dando un esempio di grande efficienza”.

Il governatore ha detto che dobbiamo essere pronti al peggio ma che allo stesso tempo dobbiamo essere ottimisti: “Voglio sperare che la gente si renda conto che a due passi dai luoghi di assembramento ci sono decine di persone che respirano con mezzi artificiali e che non possono vedere i propri congiunti. Il contagio si prende dove c'è assembramento, non in ospedale”.

Musumeci detta le regole sui giorni delle feste. “Il Natale si può passare con i propri cari in famiglia, massimo 4-5 a tavola ed evitando che ci siano anziani, il più vulnerabili. Sono convinto che questo gioco dei colori abbia determinato conflitti, amarezze e incomprensioni: i primi a non capirne nulla sono i cittadini. è servito nella prima fase a stimolare la lettura del dato epidemiologico, ora serve un orientamento più omogeneo possibile in vista del periodo natalizio che si preannuncia allarmante. Le immagini che arrivano dalle grandi città sono disarmanti: è come se la gente fosse convinta che tutto sia passato”.

Per rendere gli arrivi più fluidi negli aeroporti siciliani Musumeci suggerisce di arrivare con un tampone tradizionale effettuato non più di 3 giorni prima. “Questo permetterà ai viaggiatori di muoversi liberamente in Sicilia una volta sbarcati ed evitare le code per il test all’uscita di porti e aeroporti”.
Ricordiamo che chiunque arrivi in Sicilia dovrà registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it ed essere in possesso dell’esito negativo del tampone molecolare rino-faringeo effettuato nelle ultime 48 ore. Sono esclusi i pendolari e coloro che si siano recati sul territorio nazionale per poi rientrare entro quattro giorni.

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