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Coronavirus, Pd, M5s e Cento passi, "rimuovere Razza"

Coronavirus, Pd, M5s e Cento passi, "rimuovere Razza"

Coronavirus, Pd, M5s e Cento passi, “rimuovere Razza”

“Se la Sicilia si trova oggi in piena emergenza covid1-9, gravi responsabilità sono dell’assessore alla Salute Ruggero Razza che non ha svolto in maniera adeguata le sue funzioni di indirizzo e coordinamento della programmazione sanitaria e dell’assistenza territoriale e ospedaliera per fronteggiare la pandemia, e ha ritardato tutti i provvedimenti di sua competenza per attenuarne gli effetti consentendo il progressivo innalzamento del livello di rischio nella diffusione del virus creando dunque i presupposti che hanno portato la Sicilia ad essere dichiarata ‘area arancione’, con le conseguenti misure restrittive”. È uno dei passaggi della mozione di censura nei confronti dell’assessore alla Salute Ruggero Razza depositata all’Ars e firmata dai capiguppo del Pd Giuseppe Lupo, del M5s Giorgio Pasqua, da Claudio Fava (Cento Passi) e dai deputati dei rispettivi gruppi parlamentari. Con la mozione, che rappresenta di fatto un atto di sfiducia, si chiede al presidente della Regione Nello Musumeci di provvedere alla “immediata rimozione e sostituzione dell’assessore Razza”. Nella mozione vengono elencate le diverse inadempienze dell’assessore alla Salute, il quale, si legge in una nota del Pd, "anche di fronte all’evidenza della gravità della situazione ha più volte minimizzato la recrudescenza della pandemia". “Questo atteggiamento – si legge nell’atto parlamentare - ha determinato un drammatico deficit organizzativo nel sistema sanitario regionale, così come nel sistema di tracciamento dei casi”. E in tempi più recenti, all’indomani del provvedimento che ha dichiarato l’isola “area arancione”, l’assessore Razza, si legge ancora nella mozione, “invece di intavolare un confronto costruttivo con il governo nazionale per delineare un percorso che conduca la Sicilia fuori dall’attuale scenario di elevato rischio e, quindi, all'applicazione di misure meno penalizzanti per l’economia, ha ritenuto di dover confutare i dati emersi dal monitoraggio effettuato dall’Iss negando il livello di rischio cui è esposta la salute nel territorio regionale, e imputando in modo irresponsabile al governo nazionale la presunta ‘volontà politica’ di penalizzare la nostra isola”. Uno “scaricabarile”, quello messo in piedi dall’assessore Razza, “che rischia oltretutto di aprire uno scontro istituzionale sterile e pericoloso che, come già accaduto in Nord Italia, porterebbe ad appesantire ulteriormente una situazione già drammatica”.

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