Negli ultimi giorni i lavori parlamentari all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) sono stati dominati dal duro scontro tra il deputato Ismaele La Vardera e l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo. Dopo la battuta d’arresto della maggioranza sulla quarta variazione di bilancio, Sala d’Ercole ha tenuto solo due sedute, segnate da tensioni e rinvii continui. Convocazioni multiple per interrogazioni e debiti fuori bilancio, e ancora nessuna discussione sul disegno di legge per le aree a burocrazia semplificata e legalità controllata, rimasto fermo da mesi.
Ars concentrata sulla legge di stabilità
Tutta l’attività parlamentare ruota ora attorno alla legge di stabilità regionale, che il governo vuole incardinare nella seduta del 4 novembre, con l’obiettivo di approvarla entro fine anno.
Dalla chiusura della variazione di bilancio del 9 ottobre, si sono tenute solo due sedute d’Aula senza alcuna approvazione legislativa. La tensione cresce sia tra i banchi della maggioranza che dell’opposizione, con dubbi crescenti sulla tenuta del governo Schifani.
Assenze del governo e accuse incrociate
Le sedute dell’Ars sono spesso saltate per assenze degli assessori regionali. In Aula, i deputati di maggioranza provano a difendere la propria presenza, ma l’opposizione attacca duramente. Il deputato Carlo Auteri ha sottolineato che “la maggioranza è presente, ma il governo no”, mentre Antonio De Luca del Movimento 5 Stelle ha denunciato “il totale disinteresse del governo per il Parlamento siciliano”.
Opposizione in allarme e maggioranza in difficoltà
Anche nelle commissioni parlamentari la situazione è critica. Il capogruppo del Partito Democratico, Michele Catanzaro, ha lamentato il mancato numero legale nella Commissione Affari istituzionali, segnalando l’assenza quasi totale dei deputati di maggioranza. Secondo l’opposizione, la coalizione di centrodestra è immobilizzata da divisioni interne e la manovra finanziaria sarà il vero banco di prova per verificare la stabilità del governo regionale.
Le mosse di “Sud chiama Nord”
Nel frattempo, il gruppo Sud chiama Nord, guidato da Cateno De Luca, ha presentato cento emendamenti alla legge di stabilità, proponendo misure per rafforzare gli enti locali e rilanciare l’economia reale. Insieme ai deputati Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto, De Luca ha incontrato il presidente Renato Schifani per offrire un contributo “costruttivo”, mantenendo però una posizione autonoma rispetto ai partiti di maggioranza.
Novembre, la prova decisiva per la maggioranza
Il governo Schifani dovrà affrontare a novembre il test decisivo sulla legge di stabilità. Nonostante le smentite sulle voci di crisi, le tensioni interne e i contrasti tra alleati rischiano di mettere in discussione la tenuta della coalizione di centrodestra.
Palazzo d’Orleans continua a lavorare sulla struttura portante della manovra, ma restano da definire molte questioni politiche e finanziarie che potrebbero decidere il futuro del governo regionale.
di Mauro Seminara
 
			 
	
Lascia una risposta