Dino Giarrusso si candida a governatore Sicilia

Dino Giarrusso si candida a governatore Sicilia

Dino Giarrusso si candida a governatore Sicilia

Le Regionali 2022, a meno di un anno dalla data fissata, sono ancora un cantiere aperto. Da destra a sinistra il fermento è grande: c’è già chi ha palesato la volontà di volersi candidare alla più alta carica siciliana, a cominciare dall’attuale governatore Nello Musumeci, leader di DiventeràBellissima.

Il presidente della Regione ha ufficializzato la sua intenzione di riproporsi alla guida della Sicilia a fine novembre 2021. Anche Dino Giarrusso, europarlamentare del Movimento Cinquestelle, scende in campo e invoca le primarie per la scelta del candidato governatore, dichiarando che il governo Musumeci ha fallito. In un'intervista al QdS spiega perché l'attuale governo regionale abbia a suo avviso fallito e quali sarebbero, invece, le priorità in Sicilia.

A proposito di Musumeci Lei ha parlato di disastro. Perché?

“Una pessima gestione della pandemia con un assessore alla Sanità (Razza) che prima viene allontanato del Presidente della Regione e poi viene reimmesso nello stesso assessorato e dallo stesso presidente della regione. Forse sarebbe stato il caso di prendere qualcuno di diverso.

Abbiamo enormi problemi sulla gestione dei rifiuti dove spendiamo tantissimo senza ottenere efficienza. La regione trabocca di rifiuti. Nella città di Catania, governata da un sindaco di destra c’è una quantità di spazzatura inimmaginabile e se al posto di Pogliese vi fosse stata la sindaca Raggi del Movimento Cinquestelle le critiche sarebbero cadute a pioggia.

Terzo: la Pubblica Amministrazione. Musumeci dice prima che i dirigenti sono tutti fannulloni e poi li premia tutti. Quarto, i forestali: un settore che è stato uno dei cavalli di battaglia del presidente Musumeci in campagna elettorale, e invece è stata una riforma mancata. Una cattiva gestione del patrimonio boschivo, senza un efficace contrasto al fenomeno degli incendi. I depuratori: in alcuni punti le coste siciliane non sono balneabili perché abbiamo grossi difetti nella depurazione delle acque e siamo stati multati dalla Ue. Insomma un bilancio costosissimo per risultati veramente poveri”.

Se diventasse presidente della Regione quali sarebbero le sue prime priorità?

“Prima di tutto il lavoro, gestendo le precarietà presenti senza sprecare il denaro pubblico e creando le condizioni per nuovi posti di lavoro.Poi la risoluzione del problema dei rifiuti, e la cura dell’ambiente, che si lega a quello dei rifiuti.

La soluzione di queste due criticità porterebbe anche ad uno sviluppo del turismo dando una immagine più pulita della Sicilia. E ancora la sanità che rappresenta buona parte del bilancio della regione. La regione ha delle eccellenze nel settore della sanità ma anche delle situazioni degradanti che vanno eliminate. Non ultimo i trasporti, e sottolineo che non è soltanto un problema regionale, in passato il governo nazionale ha fatto delle scelte per cui la Sicilia è stata marginalizzata, ma la regione potrebbe fare meglio la sua parte in un contesto complessivo. C’è ancora moltissimo da fare” .

Raffaella Pessina

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