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I siciliani non sono tutti uguali, evidentemente.

I siciliani non sono tutti uguali, evidentemente.

I siciliani non sono tutti uguali, evidentemente.

I siciliani non sono tutti uguali, evidentemente.
Non si può spiegare altrimenti la scelta del governo Crocetta e in generale della politica siciliana di tutelare i 16mila precari promettendo loro la stabilizzazione all’interno della pubblica amministrazione, dimenticando però i 386mila disoccupati siciliani che, senza santi in Paradiso, non hanno potuto contare su corsie preferenziali di accesso alla cosa pubblica.
“La stabilizzazione dei precari è regolata da una norma nazionale” - ci spiega l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei. Ma la sperequazione è sotto gli occhi di tutti e resta un fatto inaccettabile.
Nessuna iniziativa di “tutela” neanche per i nuclei familiari a rischio povertà che, secondo l’Istat, in Sicilia sono il 55,4%: un record assoluto in Italia. Insomma, figli e figliastri.

Patrizia Penna

(L'inchiesta completa su questo tema è stata pubblicata martedi 20 dicembre sul Quotidiano di Sicilia)

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