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Il ministro dell'Economia, Daniele Franco “Al Sud investimenti oltre il 34%”

Il ministro dell'Economia, Daniele Franco “Al Sud investimenti oltre il 34%”

Il ministro dell’Economia, Daniele Franco “Al Sud investimenti oltre il 34%”

ROMA - Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, è intervenuto ieri al Senato al termine del dibattito sul Piano nazionale di ripresa e resilienza ed ha sottolineato la necessità di uno sforzo corale e costruttivo.

“Il Piano nazionale è una grande occasione per avviare un processo di crescita duratura per il Paese, che esce da circa un quarto di secolo di crescita piuttosto scarsa o comunque modesta rispetto agli altri principali Paesi europei – ha detto il ministro -. La buona riuscita del Piano richiede uno sforzo corale delle diverse istituzioni coinvolte e un dialogo aperto e costruttivo; richiede una strategia del Paese, una visione per quello che sarà il Paese nel 2026, nel 2030 e possibilmente nei decenni successivi. In questo ci aiuteranno le risoluzioni approvate dal Parlamento. La trasmissione al Parlamento delle note tecniche relative alle missioni componenti della prima bozza del Pnrr predisposta dal precedente Esecutivo e da cui è partito il nostro lavoro - ha aggiunto - è stata guidata dalla volontà di facilitare un dialogo stretto tra Parlamento e Governo, nell’ottica della piu' completa trasparenza”.

In particolare, il ministro Franco ha sottolineato che il Piano “contribuirà a ridurre gli squilibri territoriali. Anche in questo caso opererà con due modalità: una diretta, attraverso il finanziamento di interventi localizzati nel Mezzogiorno, e una indiretta, attraverso azioni di carattere trasversale che hanno un forte impatto sulle aree del Sud e delle isole”.

Franco ha poi ricordato che l’accento sulle riforme “è fondamentale, non solo per garantire l’efficacia e la rapida attuazione degli stessi investimenti, ma anche per superare quei nodi strutturali che hanno per lungo tempo determinato nel nostro Paese una crescita insoddisfacente e livelli occupazionali inadeguati soprattutto per i giovani e per le donne”.

Dichiarazioni, quelle del ministro dell’Economia, che confermano l’attenzione del Governo per il Mezzogiorno. Già nei giorni scorsi, infatti, il ministro per il Sud, Mara Carfagna ha dichiarato di voler indirizzare oltre il 50% delle risorse del Pnrr al Meridione.

Sulle parole del ministro Franco è intervenuto con una nota il gruppo del Movimento Cinquestelle alla Camera che ha accolto con favore l'impegno di superare in maniera significativa la quota del 34% di investimenti per il Mezzogiorno “È una nostra proposta integrativa del ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’ che pone concretamente la questione della coesione territoriale e del rilancio del Meridione. Vigileremo affinché quest'obiettivo venga raggiunto insieme all’assunzione di personale altamente qualificato, finanziato nella scorsa legge di Bilancio, per avviare e portare a termine i progetti del Recovery Fund”.

Gabriella Giammanco, vice presidente del gruppo Forza Italia a Palazzo Madama e portavoce azzurra in Sicilia, è tornata a parlare durante il dibattito in Senato del Ponte sullo Stretto. “Ho chiesto e ottenuto che nella proposta di piano fosse chiaro che la rapida cantierabilità delle infrastrutture, condizione necessaria per accedere alle risorse del Recovery fund, non impedisse la progettualità di ulteriori opere necessarie a rifondare il Mezzogiorno. Tra tutte penso al collegamento stabile sullo Stretto di Messina, collegamento che purtroppo, con amarezza, ho notato rimanere per alcune forze politiche un vero e proprio tabù”. E proprio sull’opera del Ponte Giammanco ha sottolineato come questa opera sia un'infrastruttura strategica per il nostro Paese e per la riaffermazione della sua centralità nel Mediterraneo” e che viene messa da parte “forse per motivazioni meramente ideologiche”.

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