PALERMO - La Regione siciliana sta quantificando i danni provocati dagli incendi scoppiati alla fine del mese scorso nel palermitano.
Come primo atto si è insediato ieri il Tavolo di crisi, voluto dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, per i danni degli incendi e per porre rimedio per recuperare le vaste aree boschive devastate.
A presiedere la riunione è stato l'assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro. Presenti all’incontro, nella sede dell’assessorato, anche i sindaci dei cinque Comuni coinvolti (Altofonte, Monreale, Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela e San Giuseppe Jato) e i dirigenti generali di quattro dipartimenti della Regione: Sviluppo rurale, Agricoltura, Corpo forestale e Protezione civile, oltre al responsabile dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico. Si tratta del primo atto da parte della Region, cui farà seguito la proclamazione dello stato di calamità e la successiva richiesta a Roma della dichiarazione dello stato di emergenza. In questi giorni, i dipartimenti coinvolti avevano già proceduto a una prima quantificazione della stima dei danni che, insieme ai dati delle altre province dell’Isola, verranno trasmessi a brevissimo alla Giunta regionale per l’approvazione della relativa delibera.
Proprio il giorno successivo ai roghi, Musumeci e Cordaro si erano recati nel Bosco della Moarda ad Altofonte, il Comune più colpito con oltre 900 ettari di vegetazione andati in fumo, per testimoniare la vicinanza dell'amministrazione regionale ai cittadini del territorio. Entro oggi, invece, verranno completati, da parte della Protezione civile regionale, i sopralluoghi nelle aree indicate dai primi cittadini per individuare gli interventi di messa in sicurezza immediata delle zone, prevenendo così eventuali fenomeni di erosione dovuti alle piogge. Subito dopo partiranno i lavori di somma urgenza.
La seconda fase, così come concordato nella riunione di stamane, prevede l’avvio delle opere definitive a tutela dei centri abitati, con la realizzazione di rete paramassi, da parte dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico. Come si ricorderà gli incendi hanno avuto non solo una estensione enorme, ma soprattutto il rogo di Altofonte ha lambito diverse abitazioni ed è stato necessario evacuare alcuni quartieri del paese del palermitano. Secondo i rilievi effettuati gli incendi sono stati di natura dolosa e appiccati in ben cinque punti diversi, in una giornata in cui soffiava forte il vento di scirocco, condizione che ha determinato l’estendersi a dismisura dell’incendio mettendo i pericolo la vita degli abitanti.
Duro era stato il commento del presidente della Regione Musumeci, all’indomani dei roghi: “Che i piromani siano criminali senza scrupoli è noto – ha detto il Governatore - Che troppo spesso la facciano franca, pure. Che quando vengono presi dovrebbero ricevere ben altre pene, lo pensiamo tutti. Ma di questo parleremo in un altro momento. Ora voglio dire grazie a tutti coloro che si sono impegnati in queste ore ed hanno spento decine di focolai, salvaguardando centinaia di famiglie”.
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