Un segnale forte e concreto nella lotta alla mafia in Sicilia: è questo il significato profondo della legge "Liberi di Scegliere", approvata nelle ultime ore dall'Assemblea Regionale Siciliana. Un provvedimento che punta a contrastare la dispersione scolastica, intervenire sulla questione giovanile e offrire un’alternativa reale a chi cresce in contesti segnati dalla criminalità organizzata.
L’approvazione è arrivata a pochi giorni dall’anniversario della strage di Capaci, in un clima di intensa riflessione e memoria civile. Sia la maggioranza che l’opposizione hanno espresso piena soddisfazione per il risultato ottenuto.
Un'alternativa concreta per i minori a rischio
“Con questa legge offriamo una concreta alternativa di vita e di riscatto ai minori cresciuti in famiglie legate alla criminalità organizzata, o vittime della violenza mafiosa, e ai familiari che scelgono di dissociarsi dalle logiche criminali”, ha dichiarato Mimmo Turano, assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale.
Il testo approvato si basa su un percorso avviato con un protocollo d’intesa firmato da Regione Siciliana, USR Sicilia e l’associazione Biesse, nell’ambito del progetto “Giustizia e Umanità – Liberi di Scegliere”, ispirato all’opera del giudice minorile Roberto Di Bella, presidente del Tribunale per i Minori di Catania.
Educazione, legalità e prevenzione
“La legge mira a contrastare la povertà educativa, la devianza minorile e la dispersione scolastica, coinvolgendo scuole, centri di aggregazione e promuovendo la cultura della legalità – ha aggiunto Turano – perché la lotta alla mafia comincia dai banchi di scuola”.
Il sostegno del Partito Democratico
Anche l’opposizione ha accolto con favore la norma. Il vicepresidente del gruppo PD all’ARS, Mario Giambona, ha sottolineato il valore storico del provvedimento: “Oggi la Sicilia compie un passo decisivo nella lotta alla criminalità organizzata. Questa legge, voluta con forza dal Partito Democratico, mette finalmente al centro della strategia antimafia la tutela concreta dei minori cresciuti in ambienti segnati dalla cultura mafiosa”.
Giambona ha evidenziato l’importanza del modello già sperimentato con successo in altre regioni: “Il protocollo Liberi di Scegliere rappresenta un approccio innovativo e multidisciplinare: psicologi, assistenti sociali, magistratura minorile e istituzioni lavorano insieme per garantire ai ragazzi percorsi di protezione, reinserimento e autonomia”.
“Non un episodio isolato, ma un primo passo”
“Come Partito Democratico – ha aggiunto – ci impegneremo affinché questa legge non resti un fatto isolato. Deve diventare il primo pilastro di una più ampia strategia antimafia che coinvolga scuola, lavoro e opportunità reali per i giovani. La lotta alla mafia è una responsabilità collettiva, che richiede coraggio, determinazione e senso dello Stato”.
“In una terra ancora segnata dalla presenza delle mafie, l’approvazione di questa norma è un punto di svolta. Offrire a un ragazzo la possibilità di spezzare una catena di destino criminale non è solo giustizia: è un investimento nel futuro della Sicilia”.
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