fbpx

Elezioni Palermo, centrodestra spaccato, oggi nuovo tentativo di intesa

Elezioni Palermo, centrodestra spaccato, oggi nuovo tentativo di intesa

Elezioni Palermo, centrodestra spaccato, oggi nuovo tentativo di intesa

PALERMO - Mentre il centrosinistra targato Pd-M5S-Sinistra civica ecologista ha già iniziato la campagna elettorale con Franco Miceli (inaugurata ufficialmente domenica con un incontro pubblico a Villa Filippina), è ancora stallo nel centrodestra palermitano.

L’ultimo tentativo infruttuoso di trovare un candidato sindaco unitario si è registrato in occasione del vertice di coalizione di mercoledì scorso a Roma (senza Fratelli d’Italia), cui ha partecipato anche il leader della Lega Matteo Salvini. Il problema è che ciascun partito di centrodestra ha ormai piazzato il proprio nome di bandiera e così ai nastri di partenza si sono presentati in cinque: Totò Lentini per gli autonomisti, Roberto Lagalla per l’Udc, Francesco Cascio per Forza Italia (che però deve fronteggiare i malumori interni al partito), Francesco Scoma per la Lega e Carolina Varchi per Fratelli d’Italia.

Nessuno nel centrodestra disposto a rivedere la propria posizione

Al momento nessuno sembra disposto a rivedere la propria posizione. L’ormai ex assessore regionale Lagalla lo ha scritto chiaro e tondo su Facebook: “Nessun passo indietro, ogni giorno facciamo un passo in avanti per Palermo e per i palermitani. Mentre gli altri sono chiusi nella stanza dei bottoni, io vado avanti e incontro associazioni e cittadini”.

Dichiarazioni identiche a quelle pronunciate da Lentini nell’annunciare “una cena di autofinanziamento a Villa De Cordova con duecento tra professionisti, imprenditori e sostenitori. Prevista la presenza dell’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo, dell’assessore Antonio Scavone e del vice presidente dell’Ars Roberto Di Mauro. Andiamo avanti e non ci fermiamo, indietro non si torna, il progetto per la mia candidatura prosegue. Mentre gli altri ancora devono decidere sul da farsi, noi abbiamo le idee chiare”.

Lagalla e Lentini hanno inaugurato il comitato elettorale

Lagalla e Lentini hanno già inaugurato il comitato elettorale e iniziato a fare campagna pancia a terra. Eppure Miccichè dopo il vertice romano professava ottimismo: “Sono molto soddisfatto della riunione di oggi - ha affermato - in cui è emersa l’assoluta voglia di stare uniti per non gettare alle ortiche la possibilità palese di vincere le elezioni sia a Palermo sia a Messina. Nel giro di pochissimi giorni verrà trovata l’intesa sui nomi dei candidati a sindaco”.

Non altrettanto fiducioso è apparso Salvini pochi giorni dopo, quando è tornato a Palermo per il processo Open Arms: “Non ho timori che non si trovi l’unità nel centrodestra. L’importante sarebbe avere un candidato, non quattro. Io ho espresso un desiderio, poi decideranno loro. Tutto è possibile, basta volerlo. A Palermo e in Sicilia decideranno i palermitani e i siciliani, io mi sto occupando di riforma della giustizia e delega fiscale: a me qualunque scelta va bene. Io verrò a sostenere il candidato che sarà scelto. Ho chiesto di coinvolgere tutti, se qualcuno poi si tira fuori per conto suo è una scelta sua”.

Una nuova riunione per trovare un accordo

La coalizione si riunirà di nuovo oggi per tentare di trovare una quadra. Ma a preoccupare il centrodestra sono anche le contraddizioni interne a Forza Italia, riesplose dopo l’intervista esclusiva di Marcello Dell’Utri all’Adnkronos. L’ex senatore ha sparato a zero contro il candidato azzurro Cascio: “La sua candidatura – ha detto - è un errore, gli diano un altro incarico. La persona giusta per fare il sindaco di Palermo è l’ex rettore Lagalla. Ma io non faccio politica, sia chiaro, esprimo solo qualche opinione”.

Chi invece si è portato avanti col lavoro è Fabrizio Ferrandelli, candidato centrista di Azione e +Europa. L’ex esponente di Pd e Italia dei Valori ha già presentato tre liste: la sua, la civica “E tu splendi Palermo” (da una citazione di Pier Paolo Pasolini) e una lista di giovani denominata “Rompi il sistema”: “Abbiamo presentato – ha scritto su Facebook - una lista dirompente, che mette subito in chiaro l’obiettivo di rompere gli schemi, parte del sistema che non ci piace più. Gli schemi della vecchia politica, gli schemi del malaffare. Gli schemi di una città che non cambia mai perché qualcuno non vuole farla cambiare. Giovani al servizio della città. La loro voglia, la loro forza dirompente è il coraggio che ci guida e spinge a ricostruire Palermo”.

Gaspare Ingargiola

risuser

Lascia una risposta

Chiusi
Chiusi

Inserisci il tuo username o il tuo indirizzo email. Riceverai via email un link per creare una nuova password.

Chiusi

Chiusi