Dopo i commissariamenti per i ritardi nei rendiconti, arriva il premio per i Comuni più ligi: contributi speciali stanziati dalla Regione Sicilia per chi ha rispettato le scadenze di bilancio e dimostrato capacità di riscossione. Un’iniziativa prevista dalla legge finanziaria regionale 2025, approvata lo scorso dicembre, che punta a premiare l’efficienza amministrativa.
Contributi ai Comuni virtuosi in Sicilia: stanziati 4,5 milioni
Il comma 23 dell’articolo 6 della legge regionale 1/2025 prevede 4,5 milioni di euro da destinare ai Comuni che abbiano:
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approvato il rendiconto 2024 entro il 30 aprile 2025
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incrementato di almeno il 3% la riscossione dei tributi propri rispetto all’anno precedente
Non tutti i 391 Comuni siciliani potranno accedere a questi fondi: solo quelli che dimostrano puntualità e capacità di recupero fiscale. L’avviso pubblico firmato dall’assessore agli Enti Locali Andrea Messina fissa le condizioni per la partecipazione.
I criteri: puntualità e più entrate dai tributi
La valutazione si basa su due elementi principali:
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Approvazione del rendiconto entro il termine previsto
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Incremento certificato delle riscossioni, tra cui:
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IMU
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Addizionale comunale IRPEF
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TARI
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L’incremento deve essere attestato da una dichiarazione firmata dal responsabile finanziario e dal segretario comunale. I contributi saranno ripartiti:
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per il 30% in parti uguali tra gli aventi diritto
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per il 70% proporzionalmente all’aumento della riscossione
Tra premi e commissariamenti: la linea della Regione
Solo pochi mesi fa, l’assessorato aveva nominato commissari ad acta per sostituirsi ai consigli comunali inadempienti nell’approvazione dei bilanci. Il Testo unico degli enti locali non concede proroghe e impone il rispetto rigoroso delle scadenze.
Ora, invece, arriva il “premio” per chi ha fatto bene. Un’inversione di approccio, ma pur sempre coerente con l’obiettivo di responsabilizzare gli enti locali.
La riscossione in Sicilia: nodo politico e sociale
La bassa propensione al pagamento dei tributi resta uno dei nodi più critici nei Comuni siciliani. Da un lato cittadini insoddisfatti dei servizi pubblici, dall’altro amministrazioni spesso tolleranti per calcoli elettorali. Una spirale che compromette i bilanci e la qualità della vita.
Con questo incentivo economico, la Regione prova a spezzare il circolo vizioso: premiare chi incassa di più significa dare strumenti per offrire di più.
di Simone Olivelli
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