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Rifiuti, Messina, Cateno De Luca contro Nello Musumeci

Rifiuti, Messina, Cateno De Luca contro Nello Musumeci

Rifiuti, Messina, Cateno De Luca contro Nello Musumeci

"La vera lotta alla burocrazia, specialmente per quanto riguarda il tema dei rifiuti, dovrebbe attuarsi in termini reali e non con i proclami contro i dipendenti regionali per poi premiarli tutti indistintamente". E' un attacco diretto al presidente della Regione Nello Musumeci quello del sindaco metropolitano di Messina, Cateno De Luca. Ieri, in un incontro con l'on. Danilo Lo Giudice, il presidente della Srr, Nicola Russo e i sindaci dei Comuni di Giardini Naxos, Letojanni, Gaggi e Pagliara, ha infatti posto il problema della raccolta dei rifiuti sul territorio. "A breve - ha rivelato il Sindaco peloritano - Comuni e Srr si dovranno sobbarcare i costi per spedire fuori regione i rifiuti, con le tariffe che schizzeranno alle stelle. La Regione Siciliana è colpevole del ritardo accumulato, vedi gestione emergenziale 2018 e mancata attuazione del Piano Rifiuti, e gioca a scaricabarile con i sindaci realmente impotenti di fronte alla sventura che sta per capitare". La raccolta dei rifiuti, ha spiegato De Luca, attualmente è garantita "con un'ordinanza contingibile e urgente i cui effetti non possono, per legge, essere prorogati oltre il trenta novembre prossimo in quanto sono trascorsi i 18 mesi di possibile proroga previsti". Sulle ipotesi per risolvere l'ingarbugliata situazione è intervenuto De Luca. "Si potrebbe - ha detto - immediatamente intervenire con la sospensione delle commissioni Urega, inadeguate per i servizi di raccolta e spazzamento, visto che nella Città Metropolitana di Messina si attende da aprile 2019 l'aggiudicazione degli appalti dei servizi di raccolta e spazzamento". "I sindaci - ha aggiunto De Luca - costretti a provocare gli affidamenti in regime di ordinanze contingibili e urgenti rischiano il collasso e ritardi burocratici dell'Urega. Si potrebbe, inoltre, dedicare una mini commissione regionale Via solo per quanto riguarda l'impiantistica dei rifiuti con 6-8 esperti che valutino le proposte ormai ferme al palo da due anni e che stanno mettendo in ginocchio i Comuni costringendoli ai 'viaggi della munnizza' da Palermo e Catania e da Milazzo ad Alcamo".

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