Numerosi Comuni, Liberi Consorzi e Città Metropolitane della Sicilia rischiano il commissariamento a causa dei ritardi nell’approvazione del bilancio di previsione. Su circa 400 enti locali, solo 53 hanno adempiuto agli obblighi previsti nei termini stabiliti.
Solo Messina in regola tra i capoluoghi
Tra le principali città siciliane, solo Messina ha rispettato i termini di approvazione del bilancio. Il termine originario, fissato al 31 dicembre 2024, è stato prorogato al 28 febbraio 2025 su richiesta dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dell’UPI (Unione Province d’Italia), per consentire agli enti di operare con maggiore certezza finanziaria dopo l’approvazione della legge di bilancio 2025-2027. Nonostante questa proroga, molti enti locali non hanno ancora approvato i propri bilanci, spingendo l’assessore regionale alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica, Andrea Messina, a sollecitare l’invio degli estremi delle deliberazioni consiliari relative al bilancio di previsione 2025-2027.
Modalità di comunicazione alla Regione siciliana
Gli enti locali devono trasmettere la documentazione richiesta esclusivamente tramite posta certificata al Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali. Le comunicazioni devono includere informazioni su eventuali procedure di riequilibrio finanziario pluriennale o dichiarazioni di dissesto finanziario. Il mancato invio entro i termini di legge comporta la nomina di commissari ad acta, incaricati di adottare il bilancio in via sostitutiva.
Il bilancio di previsione: strumento essenziale per la gestione
Il bilancio di previsione è il principale documento contabile degli enti locali, in cui vengono sistematicamente esposti il reperimento e l’impiego delle risorse pubbliche. Questo strumento permette di monitorare entrate e spese e deve garantire un equilibrio finanziario tra le diverse voci.
Per legge, al bilancio di previsione devono essere allegati:
- Il bilancio pluriennale, aggiornato annualmente, che stabilisce i limiti di spesa a lungo termine;
- Il Documento Unico di Programmazione (DUP);
- Il bilancio consuntivo dell’anno precedente;
- Le deliberazioni relative alle aliquote di imposta e alle tariffe applicate.
Conseguenze del mancato rispetto dei termini
Se un ente locale non approva il bilancio nei termini previsti, la Regione interviene con la nomina di un commissario straordinario incaricato di completare l’iter. Inoltre, l’articolo 141 del Testo Unico degli Enti Locali prevede che la mancata approvazione del bilancio nei tempi stabiliti possa portare allo scioglimento dei consigli comunali e provinciali.
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