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Coronavirus, crescono i contagi ma meno di ieri

Coronavirus, crescono i contagi ma meno di ieri

Coronavirus, crescono i contagi ma meno di ieri

Dopo il boom di ieri, con oltre duecento casi in più nel giro di 24 ore, i contagi, pur crescendo ancora, rallentano la loro corsa. Il bollettino di ieri parlava di 1.707 i nuovi positivi, appena quattordici in più rispetto al giorno precedente, su oltre diecimila tamponi. Quel che preoccupa è però l'impennata di contagi a Catania, che ha fatto registrare ben 589 positivi. Preoccupazione anche per il numero dei ricoveri, 1.660 (+82), dei quali 210 in terapia intensiva, mentre diminuisce leggermente il numero dei decessi (35 rispetto ai quaranta del giorno prima). E la battaglia dei dati su Palermo ha fatto registrare una nuova fase quando ieri il sindaco Leoluca Orlando ha denunciato un'impennata dei dati sulla mortalità: "dal 15 al 30 ottobre scorso - ha spiegato - i morti sono aumentati del 26%". Orlando, in una videoconferenza stampa, ha annunciato che non chiuderà le scuole dopo gli impegni presi dal ministro Speranza e dal governatore Musumeci. Usr, collaborazione tra scuola e famiglie Ma la dimostrazione del fatto che il problema scuola non era da sottovalutare è nella lettera indirizzata dal direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Stefano Suraniti, il quale si è rivolto a docenti, presidi, ma anche agli studenti e ai loro familiari. "Appare opportuno - si legge nella missiva - sensibilizzare nuovamente le famiglie, con comunicazioni specifiche, chiedendo comportamenti virtuosi e responsabili in particolare nella delicata fase di ingresso e uscita dalle scuole". Monreale, focolaio in Rsa Un focolaio è stato individuato in una casa di riposo di Monreale (Palermo): due persone sono morte dopo il ricovero nel reparto Covid dell'ospedale Civico di Palermo: un uomo di 94 anni e una donna di 84. Un'altra anziana è ricoverata nello stesso reparto in condizioni gravissime. Nella casa-famiglia per anziani, dopo un controllo, otto dei 24 ospiti sono risultati positivi al tampone rapido. Nessun contagiato tra il personale. Palermo, multe per violazioni anti covid Sono state 19 le persone multate a Palermo per il mancato rispetto delle norme anticovid: tre i titolari di attività commerciali multati e chiusura per una di esse. Alcune persone sono state trovate senza mascherina, altre non hanno rispettato le norme anti assembramento. Solo ieri sono stati controllati 1807 persone e 369 attività commerciali. Guarita la bimba abbandonata La cronaca della giornata di ieri registra anche una buona notizia. A Palermo la bimba di pochi mesi abbandonata nell'ospedale pediatrico non è più positiva. La piccola era stata lasciata da due donne rom che avevano detto di essere le zie della bimba. Dopo un mese di ricovero potrà lasciare il reparto di malattie infettive e sarà presa in carico dai servizi sociali del Comune. Catania, positivi altri due medici del Cannizzaro E a Catania altri due medici in servizio nel pronto soccorso covid dell'ospedale Cannizzaro sono risultati positivi. Sale così a quattro il numero dei medici del reparto contagiati dal coronavirus, mentre un infermiere è già guarito e tornato al lavoro. Zona rossa parte di Messina A Messina, intanto, il sindaco Cateno De Luca, d'accordo con il prefetto Maria Carmela Librizzi, ha disposto la delimitazione come zona rossa di parte del villaggio della zona Nord di Torre Faro per domani e domenica. Il provvedimento è stato reso necessario dopo alcuni maxiassembramenti in spiaggia nella zona lo scorso weekend. "Questo - ha spiegato De Luca - è l'inizio di un percorso: chiuderemo altre zone in futuro se sarà necessario per tutelare i cittadini". Aumentano i prestiti in Sicilia E in tutta la Sicilia il coronavirus sta cambiando le motivazioni di credito in Sicilia. Secondo l'analisi di Facile.it e Prestiti.it, realizzata su un campione di oltre 9.900 domande di finanziamento, la prima motivazione per cui nel terzo trimestre 2020 si è chiesto un prestito è stata l'ottenimento di liquidità (quasi una richiesta su quattro, ossia il 24,4% del totale). Enna è la provincia siciliana dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (14.269 euro, il 7,5% in più rispetto alla media regionale); seguono nella classifica le province di Ragusa (14.059 euro), Catania (13.814 euro), Messina (13.399 euro) e Caltanissetta (13.369 euro).

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